L’anno scolastico 2022/23 non è ancora iniziato ma arrivano importanti notizie che renderanno felici migliaia di precari.
Per il prossimo anno scolastico sono previste oltre 105 mila assunzioni a tempo indeterminato. Questa bellissima notizia riguarda sia il personale docente che il personale ATA. In questo modo, migliaia di precari potranno finalmente godere del famoso “posto fisso”.
Secondo quanto annunciato dal Ministero dell’Istruzione, le assunzioni in questione saranno 105.089 e interessano tanto gli insegnati quanto il personale ATA. Entrambe le categorie di lavoratori scolastici avranno l’opportunità di firmare un contratto a tempo indeterminato, ponendo fine alla loro carriera da precari.
Dunque, anche se non è ancora iniziato, l’anno scolastico 2022/23 riserverà delle belle sorprese e si farà ricordare da migliaia di lavoratori del settore.
Anno scolastico 2022/23: assunzioni a tempi indeterminato per oltre 105 mila lavoratori
Il prossimo anno scolastico darà nuova linfa al tessuto scolastico italiano, con l’assunzione a tempo pieno e con contratto a tempo indeterminato di oltre 105 mila unità di personale. Si tratta di un processo doveroso che serve a garantire l’efficienza del servizio scolastico e che permetterà a tanti lavoratori scolastici precari di ricevere il giusto riconoscimento.
Nello specifico, le assunzioni interesseranno maggiormente le scuole dell’infanzia, la primaria e la secondaria dove sono già pronti 94.130 nuovi contratti a tempo indeterminato. Questi contratti porteranno all’assunzione sia di insegnati che di personale ATA.
Anche per 63.781 docenti comuni e per 30.349 docenti di sostegno si va verso la fine del precariato. Invece, le unità di personale ATA che firmeranno un contratto a tempo indeterminato per l’anno scolastico 2022/23 saranno 10.116.
Le assunzioni prevenderanno anche 422 insegnanti della religione cattolica, 361 dirigenti scolastici e 60 unità di personale educativo.
Come avverranno le assunzioni
Le oltre 105mila assunzioni attese per l’anno scolastico 2022/23 avverranno attingendo le unità di personale necessarie dalle graduatorie. A quanto pare, la metà dei posti a disposizione, poco più di 50mila, verranno assegnati attingendo le unità di personale dalle graduatorie dei concorsi.
Il restante 50% dei contratti disponibili saranno assegnati utilizzando graduatorie ad esaurimento che, dall’anno 2007/08 hanno sostituito quelle permanenti.
In sostanza, i precari che da anni affollano le graduatorie, accumulando un buon punteggio, avranno la possibilità di essere assunti con un contratto a tempo indeterminato, mettendo fine all’incertezza lavorativa, con la quale hanno dovuto fare i conti in questi anni di carriera.