Analizzando un grafico di lungo periodo, è evidente come negli ultimi anni non abbia brillato in borsa. Il futuro però potrebbe essere migliore.
Saipem S.p.a. è una società italiana fondata nel 1956, che opera nel settore dei servizi destinati al comparto petrolifero: è specializzata nella realizzazione di infrastrutture per la ricerca di giacimenti di idrocarburi e nella costruzione di oleodotti e gasdotti. Opera anche nel settore delle infrastrutture stradali e ferroviarie.
È quotata nella borsa di Milano e fa parte del FTSE MIB, l’indice composto dalle azioni delle 40 società con più elevata capitalizzazione tra quelle quotate nel listino milanese. Fa parte anche del Dow Jones Sustainability Index, di cui fanno parte le aziende che prestano maggiore attenzione all’aspetto legato alla sostenibilità ambientale.
Quasi la metà del capitale sociale di Saipem, precisamente una quota pari al 43%, è detenuta da ENI e Cassa Depositi e Prestiti, le quali hanno deciso di proporre, all’assemblea dei soci che si terrà il prossimo 30 aprile, Francesco Caio (in passato direttore generale di Poste Italiane) come nuovo amministratore delegato.
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Le performance del titolo nelle ultime sedute di Piazza Affari
Il titolo azionario Saipem nell’ultima seduta prima delle festività pasquali (giovedì 1 aprile), ha guadagnato lo 0,77%, mentre nella seduta di martedì 6 aprile è sceso dello 0,81%, a quota 2,323 euro.
Durante l’ultima giornata di negoziazione si è osservata anche una contrazione dei volumi scambiati: sono state, infatti, circa 10 milioni le azioni Saipem negoziate, al di sotto della media degli ultimi 30 giorni, pari a quasi 15 milioni.
È stata, dunque, durante l’ultima seduta borsistica, una delle poche blue chips (termine con cui si indicano società a elevata capitalizzazione e leader nel proprio settore di attività) a muoversi in controtendenza rispetto alla performance positiva dell’indice azionario più importante del listino milanese, nonostante il rialzo osservato nelle quotazioni del petrolio, in rimbalzo rispetto alle perdite subite nella seduta di lunedì 5 aprile.
La view sulle azioni di alcuni investitori istituzionali
Prevale la cautela nelle aspettative di Equita SIM (Società di Intermediazione Mobiliare), la quale non cambia la propria strategia su Saipem e mantiene fermo il rating “hold” (prospettive invariate), con un prezzo obiettivo a 2,1 euro.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Intesa Sanpaolo, che conferma il proprio target price a 2,2 euro, dopo che gli analisti hanno giudicato neutrale la notizia relativa alla nomina di Francesco Caio come nuovo amministratore delegato di Saipem, nonostante quest’ultimo abbia un’importante esperienza alla guida di grandi aziende sia pubbliche che private.
Rialzista, invece, la view di Banca Akros, che sulle azioni Saipem ha deciso di mantenere il rating “buy”. In altri termini, l’istituto bancario ritiene che Saipem sia un titolo da comprare: nel dettaglio, il fair value (prezzo equo) è posizionato a quota 3,5 euro, ovvero una quotazione che implica un rialzo di quasi il 50% rispetto alle quotazioni attuali a Piazza Affari.
Analisi tecnica Saipem: nuovo trend rialzista all’orizzonte?
Il grafico settimanale delle quotazioni del titolo Saipem evidenzia una situazione potenzialmente molto interessante, per un’operatività di medio-lungo periodo.
Come è possibile notare, il mercato ha sviluppato un trend ribassista a partire da settembre 2018. Tale trend si è intensificato durante i primi mesi del 2020, dopodiché il prezzo ha cominciato a disegnare una delle figure più famose dell’analisi tecnica classica, ovvero il testa e spalle. Si tratta, in particolare, di un testa e spalle rovesciato (detto in inglese “Inverted Head & Shoulders”), ovvero una figura di inversione rialzista che potrebbe, dunque, segnalare l’imminente partenza di un nuovo trend “bullish”.
Come evidenziato nel grafico, si forma un primo minimo (denominato “spalla sinistra“), poi i prezzi scendono ulteriormente fino ad un minimo più basso (che viene definito “testa“). Infine, le quotazioni rimbalzano sulla stessa resistenza già incontrata dopo la formazione della spalla sinistra (cosiddetta “neckline“), e formano un minimo più alto dei precedenti due (che prende il nome di “spalla destra“), a dimostrazione di come i compratori stiano gradualmente prendendo il controllo del mercato. Perciò, la view di Banca Akros, secondo le indicazioni dell’analisi tecnica di Saipem, potrebbe essere corretta.
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È importante tenere a mente che tale figura si completa, e di conseguenza il segnale rialzista può ritenersi confermato, soltanto qualora una candela rialzista dovesse rompere al rialzo, in chiusura di settimana, la neckline posizionata in area 2,63 (linea orizzontale blu). Se ciò dovesse avvenire, si potrebbe impostare un’operazione d’acquisto sul titolo Saipem, con i seguenti parametri:
- livello ottimale di entrata a mercato: area 2,63/2,70 euro;
- take profit: area compresa tra 3,50 e 4,00 euro (livello in corrispondenza del quale è posizionata la successiva resistenza);
- stop loss: al di sotto di 1,27 euro (minimo della “testa” della figura).
I livelli di prezzo, cui posizionare tali ordini, vengono indicati in aree, in quanto la precisa impostazione degli stessi dipende dalla propria strategia e dal rapporto rischio/rendimento previsto dal proprio modello di gestione del capitale.
Si sottolinea ancora che, finché i prezzi non rompono al rialzo la neckline posizionata in area 2,63, sarebbe preferibile restare in attesa e non effettuare alcun ingresso a mercato.
Nota: questo articolo ha finalità puramente informative e didattiche, non deve essere inteso come consiglio operativo di investimento. L’attività speculativa comporta notevoli rischi e chiunque la svolga se ne assume piena responsabilità. Pertanto, gli autori declinano ogni responsabilità circa danni derivanti da decisioni di investimento prese dal lettore.