Cosa c’è alla base di uno studio ciclico: principi e sviluppi
L’analisi ciclica è una particolare metodologia per analizzare i mercati finanziari, sicuramente non è tra le più gettonate e conosciute, anche e soprattutto per l’ideologia che vi è dietro ma, a parere di chi scrive, è probabilmente uno degli studi più efficienti e precisi che possiamo trovare all’interno del vasto mondo del trading.
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Questo particolare studio non è altro che l’individuazione di cicli di mercato, il che significa la ricerca di azioni ripetitive nel tempo. Per spiegarlo in modo semplice un ciclo temporale è composto da un inizio ed una fine, che va a disegnare un certo periodo di tempo chiamato appunto ciclo, al termine del quale ne inizierà uno nuovo della stessa durata e cosi via nel tempo.
Non è un concetto facile da assimilare, ma l’analisi ciclica prevede che alla base della struttura dei mercati finanziari vi siano cicli che una volta individuati ci permettono di prevedere quando e dove andrà il mercato.
Immaginate di sapere in anticipo quando dovrete acquistare o vendere su un determinato mercato, e questa possibilità l’avete di continuo a seconda della tipologia di cicli che state analizzando. Come potete immaginare la parte veramente difficile è quella dell’individuare questi particolari cicli che possono andare dai più piccoli, di un paio di ore, fino a quelli macro della durata di 40 anni o più.
L’altra grossa difficoltà oltre all’individuazione è scegliere le aree di intervento e fare attenzione al disallineamento dei cicli. Sì, perchè questi ovviamente variano, altrimenti saremmo praticamente tutti ricchi! Sarebbe sufficiente individuarli per poi ripetere le azioni in modo continuato nel tempo.
Ci teniamo a precisare che nonostante vi siano oggi differenti correnti di pensiero e diversi esponenti a cui viene attribuita la nascita o specializzazione di questa disciplina, il padre dell’analisi ciclica è William Gann, probabilmente uno degli economisti e trader migliori della storia.
Un ciclo di borsa, sia dal più piccolo fino al più grande, è strutturato nello stesso identico modo. L’unica differenza è ovviamente la durata. Il ciclo è composto sostanzialmente di 5 parti: l’inizio, che è anche un punto di acquisto, il primo quarto che sarà una zona di vendita, il centro che sarà una zona di acquisto, il terzo quarto che è un’altra zona di vendita e la fine che coincide con l’inizio del successivo ciclo. Immaginate pure una M per semplificare il disegno mentale.
Ecco perché, come vi anticipavamo, è un’analisi estremamente efficiente, dato che, una volta individuato un ciclo possiamo prepararci all’operatività in anticipo, sapendo già prima quando dovremo comprare e quando potremo vendere.
Una piccola precisazione va fatta riguardo i frattali. Ogni ciclo è divisibile in altri cicli, partendo da uno annuale arriviamo ad esempio al settimanale. Questo è molto importante perché oltre che semplificarci la ricerca dei cicli, ci permette di unire le analisi di cicli superiori con inferiori per capire quanto investire in una determinata operazione.
Sul web se andiamo attentamente a cercare, oggi possiamo trovare numeroso materiale su questa particolare analisi. Esistono per l’appunto software come Cyclesnavigator che aiutano l’utente a creare i cicli di mercato, software complessi come TSflux che fornisce direttamente i cicli al cliente, oppure alcuni indicatori comuni su molte piattaforme che rendono la creazione di cicli più semplice.
Come in tutte le discipline anche in questa, si è creato molto business, quindi bisogna fare particolare attenzione a questo studio, data l’estrema difficoltà di apprendimento.
Come anticipavamo secondo chi scrive, il capostipite dell’analisi ciclica è Gann, che ha creato il modello base da cui sono successivamente sbocciate le altre correnti di pensiero.
Uno dei più famosi e degno di nota è l’ingegnere aereospaziale statunitense J.M. Hurst che nel 1970 ha pubblicato il libro “ The profit magic of stock transaction timing”, che tratta del suo modello ciclico completo.
In conclusione ci teniamo a sottolinearvi che la sola analisi ciclica non basta, come dicevamo è uno studio efficace ed efficiente, ma va integrato con altre analisi o strumenti per poterlo far rendere nel migliore dei modi. Un esempio? Non basta sapere quando comprare o vendere, ma è opportuno individuare anche il dove.
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