Non è mai facile decidere dove mettere i propri risparmi, soprattutto quando si tratta di una somma importante come 100.000 euro.
Amilcare si trova davanti a un bivio: sicurezza o rischio? Guadagno certo o opportunità potenzialmente più redditizie? I numeri parlano chiaro, ma la scelta non è così semplice come sembra. E se alla fine il rendimento non fosse l’unico fattore da considerare?
Amilcare ha risparmiato con fatica e ora vuole far fruttare il suo denaro nel modo migliore possibile. Ha un obiettivo temporale ben definito: 5 anni. Non vuole restare bloccato troppo a lungo, ma allo stesso tempo non intende rischiare tutto per un guadagno ipotetico. Si informa, analizza dati e proiezioni, ma più legge, più i dubbi aumentano.
I mercati azionari promettono rendimenti allettanti, ma le statistiche lo mettono in guardia: c’è meno del 70% di probabilità di ottenere un guadagno positivo in 5 anni. I Buoni Postali sembrano sicuri, ma sono davvero convenienti? E poi ci sono i BTP, con tassi apparentemente interessanti, ma con alcune insidie nascoste. Insomma, la scelta non è affatto scontata. Amilcare ha bisogno di capire meglio ogni alternativa prima di prendere una decisione definitiva.
Amilcare guarda con interesse ai Buoni Postali, in particolare al Buono Rinnova Prima, che ha una durata di 4 anni e garantisce un capitale finale di 109.083,63 euro. Sembra un investimento sicuro: niente sorprese, niente rischi. Il denaro cresce in modo costante e prevedibile, senza bisogno di controllare il mercato ogni giorno.
Ma c’è un problema: gli interessi vengono riconosciuti solo a scadenza, quindi Amilcare non potrebbe toccare nulla per quattro anni. E soprattutto, il guadagno netto rispetto ai 100.000 euro investiti è limitato. Certo, il capitale è protetto, ma se nel frattempo i tassi di interesse dovessero salire? O se l’inflazione riducesse il potere d’acquisto di quei soldi?
La sensazione di sicurezza è rassicurante, ma Amilcare inizia a chiedersi se non stia sacrificando troppo in cambio di certezze. Forse esiste un’alternativa più redditizia, anche senza correre troppi rischi.
Amilcare valuta anche i BTP. Prende in considerazione il BTP TF 3,50% MZ30 EUR, che offre un rendimento netto del 2,54%. Il suo prezzo di riferimento è 102,45, e la duration modificata è 4,45. In pratica, potrebbe ottenere un rendimento modesto ma più costante rispetto ai Buoni Postali.
Se investisse i suoi 100.000 euro nei BTP, dopo 5 anni avrebbe circa 113.362 euro, grazie all’interesse composto. Un guadagno di circa 13.362 euro senza particolari rischi.
D’altro canto, Amilcare è tentato dai mercati azionari. Il potenziale guadagno in 5 anni potrebbe essere molto superiore rispetto ai BTP o ai Buoni Postali, ma le statistiche lo mettono in guardia: ha meno del 80% di probabilità di ottenere un rendimento positivo. Insomma, la possibilità di perdere denaro esiste, e non è trascurabile.
A questo punto, Amilcare riflette su un’altra questione: quanto è disposto a tollerare le oscillazioni del mercato? Se i prezzi scendessero nel breve periodo, avrebbe la pazienza di aspettare la risalita o si farebbe prendere dal panico vendendo in perdita?
Alla fine, la sua decisione non si basa solo sui numeri, ma anche sul suo profilo di rischio e sulla sua tranquillità personale. Per alcuni, l’idea di vedere il proprio capitale oscillare potrebbe essere insopportabile. Per altri, invece, il brivido dell’investimento è parte del gioco.
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