Avviate nuove azioni legali contro i colossi dei cosmetici. L’amianto contenuto nei prodotti avrebbe causato l’insorgenza di malattie anche gravi.
“Volevo giustizia, questo sì, ma volevo anche sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema”, a parlare è Hanna Fletcher, una delle tante donne che in tempi recenti hanno deciso di intraprendere azioni legali contro alcuni dei colossi dei cosmetici dopo essersi ammalate. A lei è toccato un mesotelioma peritoneale, che sarebbe insorto a causa della presenza di amianto nei prodotti messi in commercio dalle grandi aziende del settore. Tra le altre cose, è finita pure sotto i ferri per dodici ore, perdendo milza, cistifellea, appendice e utero.
Non è rimasta in silenzio neanche Jade Jenkins, che ha dovuto affrontare la malattia da giovanissima, a trentacinque anni. Raggiunta dai microfoni del Guardian, ha parlato così della sua esperienza: “Mi trucco praticamente ogni giorno e scoprire che ciò che mi sono messa sul viso e che compro da quando avevo dodici anni ha causato tutto ciò è stato davvero terribile”. Il noto quotidiano britannico, inoltre, ha svelato i nomi di diversi produttori coinvolti nella faccenda, mettendo in guardia i propri lettori.
Sarebbe stato il talco presente in numerosi prodotti di cosmesi a scatenare reazioni avverse, in alcuni casi anche gravi. Il motivo? Pare che all’interno della sostanza sia stata rivelata la presenza di tracce di amianto. A finire nell’occhio del ciclone, in particolare, è Estée Lauder Companies, uno dei gruppi più apprezzati e conosciuti del mondo del make-up. Come riporta il Guardian in una lunga inchiesta pubblicata solamente qualche mese fa, ciprie, fard, ombretti e shampoo avrebbero causato l’insorgere del mesotelioma.
Tante le donne che hanno scelto di fare causa all’azienda, nonostante la Cancer Research UK abbia ribadito come il talco in sé non causi il cancro. “Utilizziamo solo talco testato e certificato come privo di amianto. E non solo, perché tutti i nostri ingredienti sono sottoposti a un rigoroso esame e a una valutazione attenta sulla sicurezza. Senza dubbio i nostri prodotti sono sicuri per l’uso previsto”, si legge nella nota diffusa dai piani alti del colosso che, come gli appassionati ben sapranno, oltre a Estée Lauder comprende pure marchi come Clinique e Bobbi Brown.
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