Secondo i dati dei bilanci delle grandi aziende private in Italia, Amazon è quella che in termini assoluti ha creato più posti di lavoro.
Negli ultimi dieci anni, dal 2011 e il 2020 la società di e-commerce e intrattenimento ha creato un importante indotto. Solo in Italia, nell’ultimo anno ha dato lavoro a 4500 persone.
In tutto il Paese, secondo quanto comunicato dalla divisione italiana della società di Jeff Bezos, Amazon impiega oltre 14.000 dipendenti a tempo indeterminato, un numero più che raddoppiato rispetto alle 6.900 persone del 2019.
Per sostenere la propria crescita e supportare la digitalizzazione delle Pmi italiane, Amazon ha investito oltre 8,7 miliardi di euro dal 2010 al 2020. Questa società è riuscita a sfruttare a suo favore l’ultima crisi economica supportando in parte anche l’economia italiana. Se si prendono in considerazione gli investimenti complessivi in Italia e il contributo al Pil, la società ha supportato l’economia per una media di 1,7 miliardi di euro all’anno dal 2010 fino al 2020.
Amazon Italia ha oggi 50 sedi che continuando a investire nello sviluppo della sua rete commerciale, supportando più di 18.000 piccole imprese. Attraverso la sua struttura digitale e fisica le PMI italiane che utilizzano Amazon hanno ampliato il loro giro d’affari, creando così più di 50.000 posti di lavoro.
Gli effetti di Amazon sul mercato del lavoro italiano: le nuove assunzioni previste entro tre anni
Amazon ha creato posti di lavoro di qualità anche in aree tradizionalmente segnate da alti livelli di disoccupazione. Questo supporta inoltre l’evoluzione digitale delle aziende italiane creando nuove opportunità per fare impresa e generare nuova occupazione. Oggi Amazon impiega 5.000 persone a tempo indeterminato al Centro e Sud Italia. Nei prossimi tre anni verranno creati 1.100 nuovi posti di lavoro, soprattutto nel settore trasporti e logistica.
Vista l’attenzione posta all’evoluzione tecnologica e all’importanza di avere una rete capillare di distribuzione delle merci, la Regione Veneto ha inaugurato un progetto futuristico. La firma del protocollo d’intesa con il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile ha dato l’avvio all’Hyper Transfer, il sistema di trasporto ultraveloce per movimentare merci a velocità superiori a 1000 km/h.
La regione Veneto e la sorpresa dell’Hyper Transfer
Nel prossimo futuro nella maggior parte della penisola le merci potranno viaggiare in sospensione dentro a degli avveniristici tubi. Maggiore velocità ed economia nei trasporti unita a una drastica riduzione delle emissioni inquinanti grazie alla riduzione del traffico su gomma. La rivoluzione del sistema di trasporto merci sarà avviata a partire dal 2026 quando l’infrastruttura sarà terminata. L’Italia può avere l’occasione di segnare un primato europeo puntando sulla sicurezza, l’efficienza e sull’innovazione della logistica e del trasporto.
Secondo il Presidente di Regione Veneto Luca Zaia è una giornata storica: questo progetto permetterà di movimentare merci e in futuro anche passeggeri. Il tutto può avvenire a una velocità maggiore di quella del suono e a quella di un aereo civile, con un impatto notevole nel settore del trasporto.