Allianz GI: segnali di ripresa economica e borse ancora al rialzo

Allianz Global Investors, società di gestione degli investimenti multinazionale, è fiduciosa sulla ripresa dell’economia mondiale ed ha ancora una visione rialzista dei mercati azionari.

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Hans-Jörg Naumer, capo dell’area “Capital Markets & Thematic Research” di Allianz Global Investors, ritiene che l’evoluzione della campagna vaccinale contro il Covid 19, che dovrebbe accelerare nel corso delle prossime settimane, renda concreta la speranza di una migliore gestione degli effetti della pandemia nel prossimo futuro e, di conseguenza, di una ripresa del quadro socio-economico a livello globale.

In quasi tutto il mondo, infatti, gli indicatori economici stanno già mettendo in evidenza segnali incoraggianti.

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Stati Uniti e Cina: prospettive economiche promettenti

Dare uno sguardo agli sviluppi riguardanti l’economia statunitense e quella cinese è molto importante in quanto le due superpotenze mondiali fungono da traino per i sistemi economici di tutte le altre nazioni, in virtù della rilevanza cruciale che rivestono nell’ambito del commercio internazionale.

Naumer fa notare che “i dati degli Stati Uniti mostrano segnali di miglioramento continuo. Nello stato di New York si è registrato un netto incremento della produzione nello scorso mese di febbraio. Inoltre, l’indice della fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan, ha fatto registrare un rimbalzo, probabilmente in virtù del nuovo pacchetto di stimoli” con cui la Federal Reserve intende, nei prossimi mesi, supportare il sistema economico.

I dati provenienti dalla Cina, sulla stessa linea di quelli statunitensi, evidenziano un’economia chiaramente in fase di ripresa. E’ stato rilevato, infatti, un aumento del 35% su base annua della produzione industriale nei primi due mesi del 2021.

E’ doveroso, però, specificare che le variazioni molto positive appena riportate derivano dal confronto dei dati attuali con quelli relativi al periodo critico della pandemia, perciò i livelli di partenza su cui sono basati questi confronti sono piuttosto modesti.

I consumi degli americani: componente fondamentale del PIL e della crescita

Negli Stati Uniti la spesa per consumi del settore privato rappresenta la componente di maggior peso nell’ambito del Prodotto Interno Lordo (le altre sono investimenti, spesa pubblica ed esportazioni nette). I consumi sono, dunque, l’elemento più considerato dagli analisti e dalla Federal Reserve al fine di elaborare previsioni al riguardo delle prospettive economiche della nazione.

Secondo il manager di Allianz GI, i consumi delle famiglie dovrebbero continuare a rappresentare uno dei pilastri della crescita negli Stati Uniti. Nel frattempo, una buona parte delle attività economiche statunitensi è già ripartita e potrebbe tornare a breve a sviluppare un volume d’affari pari al periodo precedente lo scoppio della pandemia.

Le misure di stimolo della Federal Reserve, inoltre, dovrebbero garantire la positività dei dati USA anche nei prossimi mesi, dando un ulteriore contribuito alla ripartenza dell’economia verso un ritmo di crescita che dal 2022 potrebbe addirittura superare i livelli pre-Covid.

Possibili sviluppi del mercato obbligazionario USA

Naumer aggiunge che “per il momento, i mercati finanziari hanno assorbito il rialzo dei rendimenti (in particolare negli USA) e la Federal Reserve non è sotto pressione per intervenire. È improbabile che l’autorità monetaria riduca gli acquisti di titoli di Stato prima del 2022 e non sono attesi annunci a tal proposito prima della fine dell’anno”.

Il manager di Allianz Global Investors ritiene probabile che la Fed possa in futuro far riferimento agli strumenti di politica monetaria a sua disposizione (senza però utilizzarli) in caso di forte instabilità dei rendimenti, allo scopo di tranquillizzare gli investitori e ristabilire l’equilibrio nel mercato obbligazionario.

Una ulteriore salita dei rendimenti, secondo Naumer, non va esclusa viste le aspettative di rialzo del tasso di inflazione diffuse tra gli analisti finanziari, in misura maggiore rispetto a quanto riportato dalla Fed.

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Lo scenario dei mercati azionari secondo Naumer

Analizzando il contesto tecnico dei mercati azionari non sembrano emergere pressioni di vendita.

“I nostri indicatori di forza relativa per i principali mercati evidenziano prevalentemente una oscillazione in territorio neutrale.    Contemporaneamente, si registrano costanti flussi in entrata di investitori nei fondi azionari. In un arco temporale di 18 mesi, l’afflusso di capitali si conferma su livelli record e vi sono ancora grandi volumi di liquidità da investire”, spiega Naumer.

In conclusione, secondo Allianz GI, dovremmo essere ancora lontani dall’assistere ad un importante ribasso delle quotazioni nei mercati azionari.

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