Allarme pensioni: assegno non proporzionale a ultimo stipendio e tasso decrescente, stangate durissime “mi vergogno coi nipoti”

Chi sono le famiglie in difficoltà? Quelle che non riusciranno a sostenere il peso di questa stangata. Allarme pensioni, tagli e degenerazioni di un sistema sociale in pericolo.

Le persone vivono i danni di una crisi ingestibile, l’allarme pensioni è da tenere sotto controllo, perché le conseguenze sono e saranno devastanti sia sul medio che sul lungo periodo. Alcuni nuclei non riusciranno a sostenere la pressione e le criticità del sistema, la società traballa, e l’economia non ha più margine di ripresa: l’assegno non proporzionale a ultimo stipendio causa più guai del previsto.

anziano piange per allarme pensioni su sfondo e focus su grafico in calo
Allarme pensioni: assegno non proporzionale a ultimo stipendio e tasso decrescente, stangate durissime “mi vergogno coi nipoti”- Trading.it

Occorre analizzare per bene le criticità in questione, perché le conseguenze della decisione gravano fortemente sugli anziani pensionati, ma non solo. Ci sono degli “effetti indiretti” che pesano come macigni sulle tasche del risparmio dei cittadini. Con l’inflazione che causa l’aumento continuo e costante del livello dei prezzi, i salari bloccati, e le pensioni con assegni insoddisfacenti davanti il carovita, causano perdite sotto molteplici aspetti.

Non solo di potere d’acquisto, ma anche di aiuto rispetto l’ordine familiare. Arrivano nuove difficoltà a cui molti non sapranno rispondervi. I genitori provvedono ai figli, anche quando questi sono grandi. Ciò accade specialmente nel contesto di oggi, dove le generazioni adulte, non ancora da età della pensione, vivono delle immense difficoltà per tirare avanti. Allora, i nonni danno una mano, ma adesso… non sono più nelle condizioni per poterlo fare.

Come si può mettere in moto un meccanismo salvifico davanti tante difficoltà? Per capire bisogna approfondire il funzionamento del tasso di sostituzione dell’ultimo stipendio.

Tasso di sostituzione dell’ultimo stipendio: allarme pensioni come reagire

Sapere quando e come si andrà in pensione davanti agli aggiornamenti, è un tassello fondamentale di questo puzzle. La stabilizzazione economica è un miraggio, e ci vuole del coraggio per affrontare la penuria del momento. C’è un modo per reagire all’ultimo allarme pensioni lanciato, ma bisogna avere chiaro cosa sia il tasso di sostituzione e il calcolo della pensione: sono due cose differenti.

anziano che piange
Tasso di sostituzione dell’ultimo stipendio: allarme pensioni come reagire- Trading.t

Con il calcolo della pensione e il tasso di sostituzione si ha a che fare con elementi diversi, ma sono tutti e due determinanti quando si tiene in conto il termine della propria carriera, cioè quando si va in pensione. Incidono su aspetti importantissimi, ed alla luce di alcuni dati forniti dalla stessa Ragioneria di Stato, ci si può rendere facilmente conto di quanto accaduto. Si fa luce su un fenomeno di crisi inedito: pensionati che non riescono a sopravvivere, figuriamoci ad aiutare a vivere i propri discendenti.

L’aspetto più preoccupante è che pian piano che si avanza nel tempo, le differenze tra stipendio e pensione saranno sempre più ampie, e si andrà a svantaggio della seconda. Essa diventerà sempre più bassa delle retribuzioni, perché?

Quindi, è importante sapere come e quando andare in pensione, ma anche quanto percepire, proprio in relazione a questa preoccupante analisi. Anche perché il tasso di sostituzione è importante per capire che pensione si avrà rispetto l’ultimo stipendio percepito o sulla media generica. Da qui, si attua una perdita senza precedenti.

Calcoli alla mano, come avviene la perdita economica: esempi pratici per comprendere

Fatta l’analisi della questione in cui si comprende quanto sia importante la pensione non solo per i diretti interessanti, ma anche per i discendenti, è arrivato il momento di capire la portata dei guai in corso. Si tratta di fare dei calcoli e riconoscere quanto e come sia complesso tirare avanti non per quelle che sono delle semplici analisi, ma quanto perché sono i numeri ad evidenziare le difficoltà.

grafico e monete euro segnalano calo
Calcoli alla mano, come avviene la perdita economica: esempi pratici per comprendere- Trading.it

Il tasso di sostituzione è uno strumento che quindi aiuta in termini di percentuale a capire l’ammontare del primo assegno. Che pensione avrà chi percepisce 2 mila euro? Chi riesce a guadagnare così oggi appare “ricco”, ma è lo stesso in termini previdenziali? Tenendo conto che il soggetto dell’esempio vada in pensione con la Quota 41, 64 anni e 41 di contributi, prenderà una pensione bassa?

Una risposta univoca è impossibile da dare, perché l’importo varia in maniera incredibile da caso a caso anche quando paiono similari. Certamente età, contributi versati e montante contributivo condizionano, ma generalmente è il tasso di sostituzione dello stipendio in pensione a determinare l’ago della bilancia per il futuro. Questo è cambiato molto nel tempo, e ad oggi è sfavorevole.

Perché se nel 2010 chi andava in pensione prendeva un assegno rispetto all’ultimo stipendio dell’82,7%, cioè da 1000 euro di stipendio otteneva 827 euro di pensione, o da 2000 euro a 1654 euro, dal 2020 il tasso è sceso all’81,50%, cosa comporta? Che gli 827 diventano 815, mentre i 1654 euro scendono a 1630. Sembrano spiccioli, ma sono sempre 24 euro in meno.

Andando avanti, sarà sempre peggio. Nel 2030 si stima una percentuale di 76,4%, cioè 764 euro di pensione, ancora nel 2040 si andrà a 68,10%, nel 2050 al 67,7%, nel 2060 il 67,30% e nel 2070 il 67,20%. In sostanza, ci si impoverirà sempre più.

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