Allarme mutuo e passaggio dal tasso variabile al fisso: una decisione da prendere subito

Mutuo a tasso variabile e fisso sono in crescita; gli istituti di credito cercano di scontare il prima possibile i futuri incrementi del tasso interesse nonché le attuali incertezze economiche.

L’evoluzione dei livelli dei tassi di interesse impatta in maniera sempre più incisiva l’offerta dei mutui.

mutuo e passaggio dal tasso variabile al fisso

I mutuatari sono particolarmente reattivi ai cambiamenti e alle prospettive della politica monetaria della BCE. In particolare, sull’inflazione core, depurata per i prezzi dei beni energetici e alimentari, in grado di delineare con più precisione quali saranno le tempistiche e gli incrementi dei tassi di interesse quest’anno.

Stipulare un mutuo durante una guerra presenta inoltre un coefficiente di difficoltà e di potenziale errore più elevato. L’esito ignoto e le conseguenze economiche incerte spingono il mercato del credito a preventivare perdite potenziali difficili da stimare con sicurezza. Ciò che è noto è che una guerra ha una spinta stagflativa; tende a indebolire il ciclo economico facendo aumentare l’inflazione.

I primi ad aumentare sono gli indici Eurirs; L’indice a 20 anni è passato in meno di cinque mesi da 51 punti base a 195. Gli incrementi si sono avuti anche sui mutui a tasso fisso con uno svantaggio crescente per chi è rimasto indeciso sull’apertura in questi mesi di un nuovo mutuo. Le principali scadenze a 15, 25 e 30 anni sono aumentati in media di 60 punti base rispetto all’inizio dell’anno. La rata mensile sale così in poco più di 4 mesi di 38 euro per un mutuo a 20 anni di oltre 40 euro per un mutuo a 25 anni.

Passaggio dal mutuo a tasso variabile al fisso: conviene solo sul lungo periodo

È probabile che nelle prossime settimane i tassi sul mercato saliranno ancora aggiornandosi alle mutate condizioni del mercato. Il mercato sta cambiando anche per le surroghe, che a parità di tasso sono più care di 30-40 punti base rispetto a un mutuo tradizionale. Chi ha aperto un mutuo a tasso variabile che oggi è molto più esposto a quello che sarà il decorso dell’economia dell’eurozona, ha avuto il vantaggio iniziale dei tassi di interesse uguali o minori dello 0,5%. Il tasso Euribor a tre mesi è salito di 15 punti base da inizio anno. Molto dipende anche dall’orizzonte temporale del proprio mutuo, chi ha ancora almeno 20 anni potrebbe valutare una surroga.

La variabile determinante è il rischio percepito; solo l’evoluzione degli eventi e l’impatto della guerra sul vecchio continente può mostrare con sicurezza quale sia la strategia migliore. Dato il forte aumento degli indici IRS registrato durante il primo trimestre 2021, molti istituti finanziari stanno modificando la propria offerta di mutui destinati agli under 36. Per i prossimi mesi MutuiSupermarket e Crif prevedono un ulteriore aumento dei prezzi di offerta dei mutui a tasso fisso, le offerte prodotto sono aggiornate del sistema bancario con cadenza periodica, solitamente ogni 30-45 giorni. Non incorporano ancora i recenti aumenti registrati.

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