La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno, confermate le indiscrezioni circolate con insistenza sulle clausole delle assicurazioni.
Solamente qualche mese fa gli agenti assicurativi presentavano un esposto all’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, meglio noto come IVASS, e oggi la situazione non sembra essere cambiata, anzi. La faccenda è finita sulle prime pagine di gran parte dei quotidiani, compreso La Repubblica, che ha svelato il sistema architettato dalle compagnie a discapito degli assicurati. Sembra infatti che alcune clausole vadano a rimuovere garanzie fondamentali del contratto di base.
Insomma, bisognerà prestare attenzione perché i consumatori sono destinati ad avere la peggio in questo caso e, in particolar modo, chiunque gestisca imprese o aziende agricole. Gli esperti interrogati sulla questione spiegano come il mercato potrebbe reagire scatenando una contrazione. Il motivo? Sono in aumento le rinunce. Chiunque sia interessato a rinnovare un contratto, in questo periodo, si sta guardando intorno e molti decidono di cambiare compagnia.
Assicurazioni, che succede? L’allarme: clausole svantaggiose
Rimangono attualissime le preoccupazioni del sindacato degli agenti assicurativi, lo SNA, che a giugno scorso ha esposto il quadro che si è delineato di recente all’IVASS, l’istituto per la vigilanza sulle assicurazioni. Secondo quanto riportato da diverse fonti sul web, compreso il quotidiano La Repubblica, le compagnie assicurative starebbero chiedendo ai propri intermediari – e quindi ai propri agenti – di spingere sui rinnovi di polizze a condizioni peggiorative e svantaggiose.
Questo cosa comporta per il consumatore? Certamente un rincaro dei premi senza alcuna aggiunta ai servizi già erogati. Sembra che la pratica più diffusa sia quella di ‘costringere’ gli agenti ad aumentare le franchigie, abbassando di conseguenza i massimali. Gli importi delle prime sono in crescita esponenziale e potrebbero arrivare fino a duemila o tremila euro. Non solo, perché a quanto pare in diversi contratti sarebbero state rimosse garanzie fondamentali – e di base – come per esempio le coperture per i danni causati dagli eventi atmosferici.
Le proteste ovviamente non sono mancate nelle ultime settimane ma, almeno per il momento, la situazione è invariata e le rinunce sono all’ordine del giorno – e non poteva andare diversamente. Proprio questo fenomeno potrebbe portare a una contrazione inevitabile del mercato, secondo quanto rivelano gli esperti. Insomma, non resta altro da fare se non attendere nuovi sviluppi sulla faccenda.