Attenzione a far decadere le agevolazioni sulla prima casa: l’AdE spiega cosa non si deve assolutamente fare per non perderle
È tematica calda il possibile decadimento delle agevolazioni prima casa ottenute se under 36. In questi anni lo Stato si è fatto da garante per permettere ai giovani di investire in una prima casa nonostante l’instabilità economica non dia respiro.
Attraverso le agevolazioni tanti giovani sono riusciti ad acquistare con mutuo quella casa che tanto desideravano e che prima sarebbe sembrata un sogno inarrivabile. Purtroppo però i benefici ottenuti avevano dei vincoli. A ricordarli anche l’Agenzia delle Entrate che ha spiegato come salvaguardare le proprie finanze evitando di far decadere le agevolazioni ottenute negli anni precedenti.
Ad esempio, quando si decide di vendere un immobile acquistato con l’agevolazione fiscale “prima casa” prima di cinque anni, si può corre il rischio di perdere i benefici ottenuti. Non significa che sia impossibile farlo, ma che è importante seguire un determinato iter, all’infuori del quale si perderà l’agevolazione e si sarà costretti a pagare quando risparmiato precedentemente.
Come evitare di perdere i benefici del bonus prima casa: la comunicazione dell’AdE
Se si volesse vendere la prima casa acquistata con le agevolazioni concesse dallo Stato, si potrebbero perdere i diritti acquisiti in precedenza, a meno che non ci si conceda un nuovo acquisto con determinate caratteristiche. In questi mesi si è diffusa confusione in merito alla questione, vediamo quindi di capire meglio come fare per evitare di incappare in problemi economici.
Le agevolazioni “prima casa” hanno permesso ai contribuenti molto giovani di acquistare l’abitazione principale con un regime fiscale agevolato, applicando imposte di registro, ipotecarie e catastali ridotte. Tuttavia, questi benefici non sono definitivi se l’immobile viene ceduto entro cinque anni dall’acquisto.
Come ricorda l’Agenzia delle Entrate, infatti, l’articolo 1, comma 4, Nota II-bis del Dpr n. 131/1986 stabilisce che, in caso di vendita anticipata, il contribuente perde il diritto alle agevolazioni. In questo caso sarà costretto a restituire le imposte nella misura ordinaria, maggiorate di una sanzione pari al 30% del loro importo. La misura serve a far sì che le agevolazioni non vengano utilizzate solo per fini speculativi e che invece vengano richieste da chi ha veramente il bisogno di un aiuto economico per investire su un tetto.
Tuttavia, c’è un modo per vendere prima dei cinque anni, senza perdere i benefici. A volte si sente il bisogno di cambiare casa per motivazioni importanti: cambio lavoro improvviso, problemi familiari, oppure più semplicemente problemi con l’immobile stesso o con il contesto adiacente. Se il contribuente acquista entro un anno dalla vendita un nuovo immobile da destinare a propria abitazione principale, non perderà le agevolazioni, a patto che quest’ultima diventi prima casa con residenza.