Prendere una casa in affitto sembra una cosa facile, ma ci sono alcuni errori che è meglio evitare per non compromettere il futuro in casa.
Ci sono almeno 10 errori da non commettere quando si stipula un contratto d’affitto ma la maggior parte delle persone non li conoscono o ne conoscono solo una parte. Scopriamoli insieme per garantirvi un futuro sereno senza spiacevoli sorprese.
Quando si stipula un contratto di affitto con il proprietario bisogna fare molta attenzione a cosa si legge e si firma. Solitamente le agenzie immobiliari che fanno da tramite tra proprietario e inquilino, aiutano i clienti a compilare i contratti ma l’errore è sempre dietro l’angolo e a rischio possono essere anche le due mensilità che si versano all’agenzia e le due per la cauzione dell’alloggio. Unioncasa, associazione dei proprietari immobiliari, ha stilato un elenco degli errori che più frequentemente vengono commessi sia dai proprietari che dagli inquilini.
Occorre intanto capire di che cosa si parla quando il contratto prevede un canone concordato, che è una cifra mensile che non tiene conto dell’inflazione e dell’aumento dei costi in tutta Italia, ma stipulata direttamente con il proprietario al momento della firma del contratto. Il canone concordato è diviso in: 3+2, quindi non meno di tre anni con rinnovo di due anni; contratto per studenti fuori sede con durata da 6 a 36 mesi e rinnovabili una sola volta;
contratti transitori con durata da 1 a 18 mesi senza possibilità di rinnovo. Ma l’errore è dietro l’angolo.
Unioncasa ha creato una statistica degli errori più comuni commessi da proprietari e inquilini nell’atto di stipulare un contratto di affitto a canone concordato, il primo riguarda l’utilizzo della modulistica prevista per il canone concordato, ma poi applicazione del canone di libero mercato. Utilizzare il contratto transitorio senza avere inserito la motivazione e prevedendone il rinnovo. Questo tipo di contratto deve avere obbligatoriamente una motivazione valida tra quelle previste dall’accordo locale, o da parte dell’inquilino o da parte del proprietario e non può prevedere il rinnovo.
Tra gli errori più comuni c’è anche dimenticarsi o non sapere che il contratto deve essere registrato entra 30 giorni dalla sua stipula. Se ciò non accade sono previste sanzioni in quanto ogni contratto di locazione deve avere la forma scritta ed essere registrato, sia che si scelga la normale tassazione o la cedolare secca.
Un errore comune tra i proprietari è anche affittare con contratto per studenti anche a ragazzi residenti a meno di 100 km dall’università cui si sono iscritti. Un contratto transitorio per studenti fuori sede, infatti, significa affittare un’abitazione o una camera per un periodo che va da 6 a 36 mesi rinnovabili una sola volta a studenti che vengano da località distanti, non meno di 100 chilometri. Altro errore: affittare senza aver prima ottenuto l’APE (Attestato di prestazione energetica), necessario in tutti i tipi di affitto.
Infine, altro errore comune è non suddividere il canone dalle spese condominiali con specifica di salvo conguaglio. Ciò comporta due ordini di problemi. Il primo che il canone potrebbe non rientrare nelle fasce di oscillazione previste dall’accordo, in secondo luogo in caso di forfetizzazione le spese condominiali saranno tassate come canone.
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