Essere in affitto ha molti vantaggi ma, se il padrone di casa è malato o è anziano, le conseguenze possono essere drammatiche. Preparati a tutto
A differenza del mutuo, che dopo un determinato periodo di tempo stabilito con la banca permette di entrare in possesso di quella determinata abitazione, l’affitto invece non è nient’altro che una somma che si paga per vivere in quella casa per quel determinato periodo. Quando si smette di pagarlo, quindi si rescinde il contratto di affitto, si è liberi di andarsene dove più si desidera, senza vincoli: è proprio questa libertà quella che sottolineano tutti gli amanti dell’affitto.
Sono molte le famiglie che scelgono l’affitto. C’è chi lo fa perché non potrebbe permettersi un mutuo: per ottenerlo, infatti, è necessario rispettare alcuni criteri che la banca o l’istituto di credito considera essenziali per la credibilità finanziaria del cliente e per potersi fidare di lui. Altri, invece, amano proprio la flessibilità del poter chiudere il contratto quando si vuole per andarsene via, cosa che con il mutuo non è possibile fare. Se però il proprietario di casa è anziano o è malato, la felicità potrebbe tramutarsi in dramma.
Proprietario di casa anziano o malato: occhio all’affitto
Nel caso in cui il proprietario di casa in cui si vive in affitto, chiamato anche locatore, morisse, ciò che accade in termini burocratici è la venuta meno di una delle due parti che avevano stipulato in origine quel determinato contratto. C’è da capire, quindi, se tutto prosegue normalmente con gli eredi e fino a quando, oppure se uno di loro ha il potere di decidere se rescindere quel contratto e quindi interrompere il rapporto: in questo caso, l’inquilino potrebbe trovarsi costretto ad andarsene in fretta e furia.
Lo sfratto, infatti, se nel contratto c’è una clausola che premette al locatore di chiudere l’affitto quando lo si desidera anche con il minimo preavviso, è del tutto legale: ovviamente, però, a normare il tutto c’è il buonsenso e l’educazione della persona, anche se non si deve dare per scontato che questi sussistano. Per legge, comunque, il preavviso dello sfratto deve avvenire almeno 6 mesi prima dalla data che si decide essere quella in cui l’affittuario lascia l’appartamento: gli eredi, quindi, non possono sottrarsi a queste regole.