AdI, in arrivo alcuni potenziamenti che si possono rivelare molto utili. Scopriamo meglio di che cosa si tratta.
L’epoca in cui stiamo vivendo, sta attraversando tutta una serie di vicissitudini, soprattutto dal punto di economico. La crisi è in corso, purtroppo, con rincari e inflazione che hanno il loro inevitabile peso sull’economia, e con le famiglie che si trovano in difficoltà, poiché il potere d’acquisto tende a scendere.
In questo contesto, ci sono bonus, incentivi ecc., per chi si trova più in difficoltà. Far quadrare i conti non è semplice, tutt’altro. Ed è proprio per questa ragione che gli aiuti possono rappresentare un nuovo punto di partenza, per contrastare l’inflazione e di conseguenza, l’impoverimento.
Tra i sostegni economici che lo Stato mette a disposizione dei cittadini, c’è l’Assegno di Inclusione, AdI. Per ricevere questa prestazione economica, tuttavia, e anche per proseguire nel percepirla, è necessario seguire delle norme precise.
Conoscere le regole è molto importante non solo per accedere all’incentivo, ma anche per poterlo mantenere. Ci sono dei percorsi da seguire, scopriamo più approfonditamente, quali sono.
AdI: percorsi possibili, obblighi e a chi si rivolgono
Il Ministeri del Lavoro e delle Politiche sociali ha diffuso una importante comunicazione che riguarda l’AdI (Assegno di Inclusione), sul proprio sito web.
Nello specifico, si è specificato che per poter ottenere l’Assegno di Inclusione e di conseguenza conservarlo, chi ne beneficia deve seguire delle norme ben precise. Ma quali sono queste regole? Ebbene, in primis, è necessario prendere parte a un programma di attivazione, con corsi di formazione, e ricerca di un impiego.
È fondamentale, peraltro, rispettare gli impresi presi tramite i Patti, ossia quello di partecipare ad attività che servono per rendere migliore la propria situazione sociale, oppure quella in cui si mostra il proprio impegno per cercare un nuovo lavoro, accettando offerte adatte.
Bisogna ricordare che i percorsi possibili prevedono l’obbligo di partecipare ad attività sia in campo lavorativo sia sociale. Il secondo percorso, invece, vede la scelta di prendere parte alle sopraccitate attività. Nel terzo, si può scegliere di frequentare corsi di formazione o attività per trovare un impiego. Nell’ultimo, infine, si è obbligati a prendere parte ad attività sociali, ma si può scegliere se partecipare a quelle volte all’impiego.
Il primo percorso concerne persone tra 18 e 59 anni, che sono genitori con figli, e che non hanno ragioni valide per ottenere l’esonero dagli obblighi previsti da esso. Per fare domanda e avere ulteriori info in merito, è bene recarsi sul sito INPS.