Niente paura di non vendere casa se il mutuo non è ancora estinto: ci sono innumerevoli vantaggi che garantiscono risparmio e… non solo!
Se i costi sono sempre più insostenibili, e si ha letteralmente paura di non arrivare a fine mese, non bisogna temere niente, perché c’è un metodo per vendere casa, nonostante si abbia ancora il mutuo da estinguere. I termini in questione mettono in agitazione persino le famiglie più solide, poiché non ci sono dubbi sulle difficoltà che la vita pone davanti anche a chi non dovrebbe spaventarsi davanti a situazioni del genere. Ebbene sì, c’è tanta tensione nell’aria, specie per alcune modifiche, ma c’è un una soluzione pratica adatta a chi si trova in questo guaio solo in apparenza irrisolvibile… o forse più di una?
L’aspetto più interessante è che ad un grosso problema, si può ovviare con ben due istituti che entrano in soccorso dei contribuenti che stanno vivendo un cambiamento che li mette in difficoltà. Potrebbe capitare per esigenze familiari, magari c’è l’intenzione di avvicinarsi ai genitori che ormai anziani non sono più in grado di far fronte alla quotidianità senza sostegno, oppure per aspetti lavorativi, c’è all’orizzonte un trasferimento che stravolge tutto, tutti casi per cui è necessario vendere casa. Ma come si fa se il muto deve essere ancora estinto?
Si potrebbe facilmente pagare tutto quello che manca, ed iniziare a cuor leggero una vita nuova da tutt’altra parte. Ma se non ci fosse stato il mutuo e tutte le garanzie delle banche accreditate, nessuno lo avrebbe fatto. Perché se se ne hanno le possibilità si paga tutto in un volta! Il punto è proprio che se si sceglie di fare un mutuo, è perché questa facoltà non è nelle disponibilità economiche della famiglia presa in esame. Allora, come fare? Questi due istituti sono una manna dal cielo.
Mutuo? Nessun problema, vendere casa è una passeggiata!
Quasi nessuno è a conoscenza del fatto che ci sono ben due soluzioni per ovviare al problema. Infatti, la maggior parte si fa prendere dal panico per la paura di non riuscire ad estinguere il mutuo. Allora, la prima cosa che viene in mente è proprio quella di vendere la casa. Lo si può fare anche se non si posseggono mezzi o se la situazione, come in questo caso, non lo consentirebbe. Non si può fare perché grava l’ipoteca iscritta da parte della banca che ha concesso il finanziamento. La ragione? Tutelarsi dagli inadempimenti del cittadino.
Così, se la banca pone l’ipoteca iscritta della casa per non subire le conseguenze degli inadempimenti dei pagamenti del contribuente, si pensa che non sia possibile vendere casa con il mutuo da estinguere. Invece, si può procedere perseguendo due strade. La prima è quella dell’accollo del mutuo. In questo modo, entra in gioco un acquirente che si “accolla” cioè prende in carico le rate residue da pagare del mutuo. Può essere di natura “cumulativa” quando è il venditore che deve far fronte ai mancati versamenti dell’acquirente, e ne è vincolato quindi. Oppure “liberatorio”, cioè che non sono previsti obblighi per il venditore.
Scrittura privata autentica o atto pubblico, va bene perseguire entrambe le modalità, l’importante è che almeno una delle due sia presente per certificare la legalità e correttezza del nuovo contratto. Chi si accolla il mutuo gode del 19% delle detrazioni fiscali in relazione agli interesse che sono stati pagati.
Qual è la seconda via? La sostituzione in todo del mutuo. Qui, non ci sono accolli per il venditore, ma si passa tutto al nuovo acquirente. Si estingue il primo mutuo, e si procede con uno nuovo per gli acquirenti dell’immobile. La differenza è che questa modalità prevede dei cambiamenti di natura contrattuale, per via delle condizioni legate ai nuovi proprietari. E’ prevista la presenza del notaio per la sostituzione di garanzia, in modo da liberare una volta per tutte la casa venduta. C’è un cambiamento per il bene, ma chi ha il mutuo rimane debitore nei confronti della banca, proprio in virtù dello spostamento, non si parla di estinzione.