Abbassare l’ISEE anche nel caso in cui in famiglia si lavori in due è possibile. Così fioccano i bonus: come fare richiesta
Oggi come oggi, per poter vivere degnamente ed assicurare ai propri figli tutto ciò di cui hanno bisogno per crescere, in molte città italiane è necessario che lavorino a tempo pieno sia la mamma, sia il papà. Sebbene in alcuni casi lo stipendio di uno dei due riesca a bastare per tutti, di fatto nella maggior parte dei casi non è così. Questa doppia entrata, però, spesso alza l’ISEE e quindi rende impossibile alle famiglie l’accesso ad alcune forme di sostegno economico: c’è però un modo per abbassarlo.
Molti bonus proposti dal governo per le famiglie, infatti, hanno tra i requisiti d’accesso un ISEE molto basso che molti nuclei nei quali lavorano sia la mamma, sia il papà superano abbondantemente. Ciò, però, non significa che di quei soldi quelle famiglie non ne avrebbero bisogno: oggi come oggi, portare a casa due stipendi non significa affatto esser ricchi, anzi. Ci sono però dei modi per abbassare l’ISEE e, quindi, per riuscire ad accedere a queste agevolazioni: di che cosa si tratta.
Come fare richiesta di un ISEE più basso
Per le famiglie italiane sono disponibili diversi bonus e sostegni, specialmente se lavorano entrambi i genitori. Ne è un esempio lo sgravio contributivo al 100%, fino a un massimo di 3mila euro all’anno, che spetta alle lavoratrici madri di almeno due figli. Alla base dell’accesso a questi bonus, però, in molti casi c’è l’ISEE, un valore utilizzato proprio per valutare la condizione economica di una famiglia. Questo si calcola considerando patrimoni e redditi, che vengono quindi divisi per la cosiddetta scala di equivalenza: si tratta di un valore che si basa sul numero di componenti del numero famigliare e che tiene in considerazione alcuni fattori come la presenza di disabili o minorenni.
Più la scala di equivalenza è alta e più l’ISEE si abbassa, essendo il prodotto di una divisione. Nel caso di una famiglia con due figli minori e due genitori lavoratori che hanno lavorato per almeno 6 mesi nell’anno di riferimento dei redditi, alla scala di equivalenza si deve aggiungere 0,2 o, se almeno un figlio ha meno di 3 anni, 0,3. Sebbene sembrino cifre minime, ipotizzando due nuclei famigliari con un Ise di 30mila euro, nel primo caso (due genitori lavoratori, due figli minorenni) l’Isee sarà di 12.195 euro, nel secondo caso (due genitori, due figli minorenni di cui almeno uno con meno di 3 anni) sarà di 10.869 euro.
Quando si compila l’ISEE online, quindi, si deve prestare molta attenzione al modulo MB.1 Quadro A, presente in basso a destra nella prima pagina della Dichiarazione Unica Sostitutiva. Qui si deve indicare che entrambi i genitori sono lavoratori, così da approfittare della scala di equivalenza maggiorata.