Non tutti sanno che esiste un’alternativa alle classiche pensioni erogate dall’INPS. Mai sentito parlare di pensioni aziendali? Ecco tutti i dettagli.
In aggiunta alle classiche pensioni, quelle che per intenderci vengono gestite dall’INPS, si può optare per le pensioni aziendali. Questi fondi pensione offrono trattamenti pensionistici integrativi che possono prescindere dai contributi che il lavoratore ha versato negli anni, venendo calcolate ad esempio attraverso l’anzianità di servizio e la retribuzione. E proprio in tal senso, alcuni fondi aziendali erogano pensioni basate su una prestazione definita. Negli ultimi anni infatti si è passati a questo modello di contribuzione, scopriamolo meglio.
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Il lavoratore, nel caso del modello di contribuzione definita, ha un conto individuale capitalizzato, dove i contributi sono fissi. Ma non è l’unico vantaggio dei fondi pensione aziendali, perché questi posso offrire significative agevolazioni fiscali per i contribuenti che vi partecipano. In Italia, le piccole e medie imprese possono decidere di proporre ai dipendenti (dai 62 anni in su) un pensionamento anticipato, con un assegno provvisorio che si aggira attorno al 90 per cento della pensione lorda maturata. E quali sono gli altri requisiti?
Fondi pensione aziendali, termini e condizioni: quali requisiti per il lavoratore?
Le istituzioni hanno messo sul piatto agevolazioni come quella che abbiamo visto nel paragrafo precedente per aiutare le imprese in crisi a gestire le uscite anticipate dei lavoratori, con finanziamenti statali dedicati. Per quanto riguarda il prepensionamento, non vi si accede in automatico ma è necessario siglare un accordo aziendale con le rappresentanze sindacali, confermata l’adesione da parte del lavoratore. In attesa del raggiungimento dei requisiti per beneficiare della pensione anticipata o di vecchiaia può essere erogata un’indennità provvisoria, con una copertura massima di tre anni.
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E non è finita qui, perché tutti quei lavoratori che decideranno di optare per l’uscita anticipata potranno farsi riconoscere contributi figurativi, così da mantenere in parallelo la contribuzione pensionistica. Uno strumento molto utile, su questo non c’è dubbio, anche perché i fondi pensione aziendali sono personalizzabili e possono essere adeguati alle esigenze sia dei lavoratori che dell’azienda; rappresentano una soluzione flessibile, in ogni caso, per la gestione previdenziale. In pochi, sfortunatamente, ne sono a conoscenza.
Il consiglio degli esperti, non a caso, è tenersi informati costantemente sul regolamento aziendale oltre che sulle normative vigenti, così da non trascurare né i propri diritti né i propri doveri.