I soggetti titolari di legge 104 a breve potranno dire addio indennità di accompagnamento. C’è una novità ti introduce una misura sostitutiva.
La legge 104 è la normativa che tutela i soggetti affetti da invalidità e i caregiver, ovvero i familiari che assistono un parente con disabilità accertata. Essa prevede, tra le altre cose, anche l’erogazione di un’indennità di accompagnamento.
Ma, a quanto pare, l’indennità di accompagnamento potrebbe sparire per essere sostituita con un’altra misura. Per il momento, si tratta solo di indiscrezioni, ma i titolari di legge 104 e caregiver sono in attesa di capire in che modo l’indennità di accompagnamento sarà eliminata. Ma, soprattutto, quale sarà la nuova misura che la sostituirà.
Non è ancora ufficiale, ma con ogni probabilità l’indennità di accompagnamento sarà sostituita da una nuova misura che prevedrà una scelta. I soggetti che hanno diritto a tale indennità dovranno scegliere tra un ausilio di tipo economico o uno di tipo assistenziale.
La misura che andrà a sostituire l’indennità di accompagnamento è la Prestazione universale per la non autosufficienza. Si tratta di una misura inserita all’interno del disegno di legge delega, che fa riferimento proprio alla tutela rivolta ai soggetti non autosufficienti.
Il disegno di legge in questione è stato recentemente autorizzato dal Consiglio dei Ministri. Questo passaggio rappresenta solo l’inizio di un processo che porterà alla formulazione di una nuova norma esecutiva.
Tuttavia, affinché la disposizione diventi legge, è necessario attendere l’insediamento del nuovo Governo eletto il 25 settembre 2022.
Dopo l’insediamento, il Governo controllerà la norma e passerà la parola al Parlamento e si occuperà di valutare la disponibilità economica che occorre per attuare il disegno di legge.
In questo caso, le risorse necessarie sono circa 7 miliardi di euro. Ma da quello che si è intuito in campagna elettorale e non solo, il nuovo Governo di centro-destra sembra essere particolarmente interessato e attendo alle questioni relative ai soggetti disabili.
La prestazione universale per la non autosufficienza permetterà di dire addio indennità di accompagnamento, ovvero la misura riconosciuta a determinati soggetti titolari di legge 104.
Al momento le cose restano invariate, in attesa che il nuovo esecutivo si insedi. Tuttavia, è altamente probabile che il disegno di legge verrà approvato producendo i suoi effetti.
In sostanza, la nuova misura introdurrebbe importanti novità rispetto all’indennità di accompagnamento. Di fatto, si andrebbe verso una scelta che permetterebbe ai soggetti aventi diritto di scegliere tra il sostegno economico e quello assistenziale.
Ricordiamo che l’indennità di accompagnamento è una misura riconosciuta in favore di soggetti invalidi totali o mutilati che non hanno la possibilità di deambulare da soli. Ad ogni modo, si tratta di un sostegno economico che interessa i soggetti che non possono svolgere attività di vita quotidiane, senza l’aiuto di qualcuno.
Per accedere all’indennità non è previsto alcun limite reddituale, tuttavia è necessario essere invalidi al 100%.
A tale proposito, occorre che l’ASL di competenza attesti l’impossibilità di deambulare e il bisogno di aiuto continuo. È, poi, necessario essere stabilmente residenti in Italia e avere la cittadinanza italiana. Fermo restando che anche i cittadini comunitari possono accedere all’indennità, purché iscritti all’anagrafe del Comune dove risiedono.
Per quanto riguarda gli extracomunitari, è necessario che essi siano in possesso di un regolare permesso di soggiorno per poter accedere all’indennità.
L’indennità di accompagnamento è riconosciuta per 12 mesi e viene sospesa qualora il beneficiario risulti ricoverato presso una struttura, per più di 29 giorni.
Ad ogni modo, la somma di denaro che spetta ai soggetti che ne hanno diritto è pari a 525,17 euro.
La prestazione universale per la non autosufficienza, che andrà a sostituire l’indennità di accompagnamento, sarà erogata senza tenere conto del reddito del richiedente. Tuttavia, l’importo non sarà uguale per tutti, perché la misura potrebbe essere erogata in relazione alla condizione di bisogno del soggetto.
Per ora, dunque, non si sa se ad incidere sull’importo sarà solo la condizione medica o anche quella economica.
Quel che è certo, è che al soggetto sarà data la possibilità di scegliere il tipo di assistenza che desidera ricevere. Di fatto, il beneficiario può optare tra un sostegno di tipo medico infermieristico o di tipo assistenziale. A quanto pare, coloro che scelgono l’ultima opzione (supporto di tipo assistenziale) riceveranno un incentivo maggiorato.
La prestazione universale prevede anche un sostegno badante, ovvero delle agevolazioni di tipo economico per la stipulazione di un contratto di lavoro regolare.
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