Adattamento dinamico alla liquidità: la guida gratuita di Trading.it sulla tecnica decisiva

Il mondo del trading è tanta praticità. Conoscere l’adattamento dinamico alla liquidità significa proprio agire nel concreto.

Analizzare, osservare ed intervenire nel trading, non è mai qualcosa di meccanico, ma da alcune strategie è possibile comprendere che si può imparare a sfruttare al meglio mosse mirate. Con la guida gratuita di Trading.it si acquisisce la tecnica decisiva al tuo guadagno e fonte di risparmio migliori: ti sveliamo in poche azioni come diventare ricco.

sfondo con grafico di adattamento dinamico liquidità e mano che digita
Adattamento dinamico alla liquidità: la guida gratuita di Trading.it sulla tecnica decisiva- Trading.it

È fondamentale capire cosa sia la liquidità di un mercato. Con questa denominazione si fa riferimento alla capacità di assorbimento di quest’ultimo, in merito alla transazioni compiute, senza condizionare troppo il prezzo dell’asset. I mercati che vantano di un’alta liquidità, come le principali borse valori nelle ore di trading attive, conseguono operazioni di grande volume, senza impattare eccessivamente sul prezzo.

Esempio sono il NYSE o il NASDAQ. Situazione opposta con in mercati con bassa liquidità. Durante le “after-hours” o in asset meno scambiati, persino le transazioni minori causano slittamenti importanti nei prezzi.

Perché l’adattamento alla liquidità è cruciale?

Con l’adattamento dinamico alla liquidità diventi ricco, ecco come!

Con l’adattamento dinamico alla liquidità si parla di una strategia avanzata che aggiusta le tecniche di trading in relazione alla variabilità della liquidità del mercato. La liquidità condiziona gli asset, e ciò determina se vengono comprati o venduti senza causare eccessive variazioni di prezzo.

ragazzo fa analisi trading con pc e smartphone
Con l’adattamento dinamico alla liquidità diventi ricco, ecco come!- Trading.it

Le tecniche di trading funzionanti nei mercati altamente liquidi nelle ore di apertura di borsa, non sono sempre efficaci quando la liquidità è minore. I trader possono muoversi facilmente, e lo slippage, cioè l’esecuzione dell’ordine a un prezzo diverso da quello atteso, non è maggiore. Comunque i mercati non liquidi potrebbero richiedere maggior tempo per tale esecuzione, e gli slippage diventano più concretizzabili, rischiando di compiere così operazioni peggiori.

Per fare funzionare questa strategia avanzata in un mercato liquido si possono piazzare ordini di dimensioni maggiori, senza condizionare troppo il prezzo. Ma in un mercato che non lo è, ordini del genere causano l’opposto. Un esperto adatterà la dimensione degli ordini in base alla liquidità presente. Nei mercati illiquidi potrebbe persino frazionare per evitare lo slippage.

Anche modificare il time-frame di trading in mercato molto liquidi e con operazioni brevi, può dare frutti. Come

Esempio pratico di trading, come gestire l’andamento dei mercati liquidi e non?

Nei mercati che non sono liquidi, bisogna muoversi su tempi più lunghi, giornalieri o settimanali, perché più vantaggioso e con minori fluttuazioni a breve termine. Saper sfruttare i dati della liquidità come la differenza tra prezzo di acquisto e quello di vendita, il bid-ask spread, è una mossa da vincenti. Se ampio, c’è bassa liquidità, al contrario ci sono più slippage in gioco. Ma come?

persone con pc e tablet che analizzano grafico di trading
Esempio pratico di trading, come gestire l’andamento dei mercati liquidi e non?- Trading.it

Preferire ordini limitati perché il prezzo è specifico, e si evitano azioni svantaggiose davanti una scarsa liquidità. Se ad esempio si volessero comprare azioni di un’azienda che nelle ore di apertura è liquida, e nelle altre no, come il post market, la liquidità decresce rovinosamente. Usare sempre le stesse strategie in modo meccanico, senza analizzare, causa slippage significativi. Cioè operazioni con perdite. Perché i prezzi potrebbero abbassarsi nel frangente tra il piazzamento dell’ordine e nel momento in cui viene eseguito.

Quale soluzione migliore? Ridurre la dimensione degli ordini, e usarne solo di limitati, valutando la miglior strategia possibile in relazione ai vari time-frame. Privilegiare sempre quelli più lunghi se la liquidità è bassa. Infine, monitorare i volumi e lo spread bid-ask per decidere in che momento entrare.

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