Cosa fare se l’acquisto online non arriva a casa? Muoviamoci così

In caso di problemi con un acquisto online, la legge consente al cliente di tutelarsi civilmente o penalmente.

Agli acquisti online talvolta non consegue la effettiva consegna della merce previamente comprata, a causa del comportamento del venditore. In quali casi si può fare denuncia e quando invece il solo rimedio è la citazione?

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Oggi gli acquisti online sono sempre più diffusi e certamente anche il periodo della pandemia, con le restrizioni che ne sono derivate, ha spinto un maggior numero di persone a utilizzare marketplace e portali di e-commerce per acquistare beni e prodotti di ogni tipo.

Tuttavia le cose non vanno sempre come desiderato e non di rado l’acquirente può imbattersi nel problema del mancato arrivo di quanto ordinato via web. La questione è concreta e nient’affatto infrequente, pertanto appare opportuno parlarne di seguito – onde capire quali contromosse adottare e come denunciare un venditore online per un acquisto mai recapitato a destinazione. I dettagli.

Acquisto online e mancato arrivo della merce: illecito civile o penale?

Il caso concreto riguarda chi ha fatto l’ordine e ha regolarmente pagato al fine di vedersi consegnato il pacco presso il proprio indirizzo. In queste circostanze, si è portati a pensare di poter fare denuncia, ossia una segnalazione di un reato alle autorità per dare luogo alle indagini ed all’eventuale procedimento penale.

Tuttavia occorre fare attenzione: infatti la denuncia è prevista soltanto in ipotesi di un reato, nello specifico l’illecito penale denominato ‘truffa contrattuale’. Mentre il mancato invio della merce costituisce in primis un mero inadempimento, generato dal mancato rispetto degli impegni contrattuali (compravendita online di un certo prodotto). Si tratta cioè di un illecito civile.

Ne consegue che il cliente che ha pagato ma che non ha ricevuto la merce dell’acquisto online, dovrà servirsi dell’assistenza di un avvocato civilista, al fine di fare causa al venditore – onde ottenere la restituzione della cifra spesa.

Ecco perché tecnicamente si parla non di ‘denuncia’, ma di ‘citazione’ in tribunale civile. Sebbene la denuncia sia uno strumento potenzialmente più efficace per il cliente, vero è che – per evitare l’archiviazione della propria segnalazione penale – è opportuno accertarsi in anticipo che vi siano – quanto meno – gli estremi del reato di truffa contrattuale. Vediamo più da vicino di che si tratta.

Acquisto online e mancato arrivo della merce: quando ricorre la truffa?

Come accennato poco sopra, al fine di effettuare una denuncia in modo efficace, colui che ha compiuto l’acquisto online dovrà considerare se il venditore online abbia adottato una condotta caratterizzata da artifici o raggiri. Gli artifici integrano il reato di truffa e consistono di fatto nella volontà di far apparire come vera una situazione che non trova riscontro nella realtà. Pensiamo al caso tipico di chi fa credere esistente uno store online, allestendo un sito con varie foto, che però non esiste. Si tratta di un chiaro esempio di ‘artifici’. Analogamente, indicare un falso luogo di residenza del venditore, dà luogo a questo illecito penale.

Mentre i ‘raggiri’ hanno luogo laddove il malintenzionato agisca sulla psiche della vittima – ad es. facendo credere a quest’ultima di avere in magazzino una serie di prodotti nuovi e con determinate caratteristiche – ma che in realtà non ha.

In buona sostanza, onde poter parlare di truffa contrattuale online e dunque al fine di sporgere efficacemente denuncia, il cliente deve o dovrebbe accertarsi che da parte del venditore siano state usate menzogne, simulazioni o espedienti truffaldini (appunto gli artifici o raggiri) – al fine di indurre il consumatore all’errore e all’acquisto.

Mancato arrivo della merce: come fare denuncia?

Lo rimarchiamo: al fine di capire se si è stati truffati online non ci si può limitare a prendere atto della mancata consegna della merce. Il venditore deve infatti aver dolosamente ingannato e tratto in errore l’acquirente.

Pertanto, non è truffa contrattuale (per la mancanza degli artifici o raggiri) ma mero inadempimento contrattuale il comportamento del venditore che volutamente non spedisce la merce che gli è stata previamente pagata.

Affinché la denuncia abbia successo e consenta di tutelare i diritti dell’acquirente, occorre dunque fare luce sulla condotta del venditore – anteriore all’acquisto stesso. Più elementi il cliente sarà in grado di raccogliere a sostegno della sua accusa di truffa contrattuale, più solida sarà la denuncia effettuata.

Altrimenti, il cliente dovrà citare in tribunale il venditore online, per mero inadempimento contrattuale (causa civile).

Infine, se ci si domanda come fare la segnalazione di rilievo penale, rispondiamo che colui che ha fatto l’acquisto online deve presentare una querela alla polizia postale più vicina. In alternativa, è possibile rivolgersi alla stazione dei Carabinieri o effettuare il deposito dell’atto agli uffici della Procura della Repubblica. Laddove dalla denuncia scaturisca il procedimento penale vero e proprio, il cliente potrà costituirsi parte civile, onde chiedere il risarcimento del danno e la restituzione dei soldi pagati per la merce comprata online.

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