Corsa all’acquisto della casa, è possibile farlo a prezzi sociali: l’occasione del momento va colta al volo, perché potrebbe non tornare mai più! Mercato 0, cittadini 100% vantaggi.
Ci sono tante difficoltà nella vita, ma mai come adesso crescere ed assumersi responsabilità è diventato complesso. L’acquisto della casa non è un gesto scontato, o comunque non è qualcosa che si ottiene tanto facilmente. La precarietà lavorativa, la crisi economica, e l’inflazione non aiutano. Ma c’è una novità confermata a pieno regime: prezzi sociali dalla parte dei cittadino!
Cosa significa la dicitura prezzi sociali? Appunto, si parla di costi convenienti e non alle stelle. La ratio della decisione parte dalle politiche di Welfare, cioè quelle mirate al benessere del cittadino. Cos’è quest’ultimo se non sta bene in società? Lo stesso sviluppo delle aziende, imprese e molteplici settori lavorativi, non può sussistere se non si soddisfa questa condizione principale.
Per cui basta appesantire i contribuenti, questa mossa è la soluzione per molti. Il piano per rendere effettivo l’acquisto di un’abitazione è stato approvato, è articolato in 6 punti ben studiati, e promuove ambito come la collaborazione tra pubblico e privato.
C’è uno spiraglio di ripresa? Come se non bastasse si aggiungono dei fringe benefit di un certo spessore.
Finalmente c’è l’acquisto casa a prezzi sociali: tanti soldi subito!
La convenienza ogni tanto gioca in casa, e l’Italia potrebbe diventare un luogo ancora più bello se gli ammortizzatori sociali funzionassero per come stabilito. Questa iniziativa è doppia, infatti aiuta una vasta platea di contribuenti. Una società valida è quella che garantisce il benessere della maggior parte, non di una nicchia miracolata. Caro affitti e mutui impossibili? Non più!
La risposta sta proprio nel piano avanzato da Confindustria, la quale propone un modello abitativo che soddisfi queste due principali esigenze. Come fare? L’elemento chiave consta nell’offrire ai lavoratori dipendenti delle abitazioni a prezzi calmierati. Quindi, c’è un vero e proprio legame con l’azienda che oltre a garantire un posto di lavoro, permette ai soggetti impiegati di vivere in un’abitazione consona e senza prezzi esagerati.
Infatti, sono stati approvati anche dei Fringe Benefit in merito agli affitti. Il caro vita ha fortemente condizionato i costi di locazione mensili, e questa manovra è una manna da cielo. Come funziona? È la stessa azienda che eroga 3000 euro annui per coprire il canone in questione. Se poi c’è la possibilità di comprare casa con dei costi accettabili, ecco che il fatto di non ottenere il mutuo, non sembra più una tragedia.
L’obiettivo è quello di consolidare delle reti sociali sempre più solide. Laddove ci sono cittadini impiegati e con un tetto sopra la testa, lo sviluppo economico-sociale del territorio è poi garantito. Così, si incentiva l’offerta di case a costi contenuti in aree ad alta densità lavorativa. Ovviamente, anche le aziende ne beneficiano, e ciò avviene sotto un piano prettamente fiscale con detrazioni spese e possibilità di co-finanziare l’attività di compravendita senza costi aggiuntivi.
Le imprese fidelizzano i propri dipendenti, e ciò avviene mediante l’istituzione da parte della stessa Confindustria, di un fondo nazionale per l’abitazione sostenuto da contributi pubblici e privati. La rete si consolida. Senza dimentica la promozione dell’housing sociale, cioè abitazioni a costi contenuti sia per l’acquisto che per l’affitto.
Aiutare giovani sotto i 40 anni è priorità, e con questi strumenti agevolati con mutui a tasso zero e garanzie, la generazione di precari potrebbe trovare nuova linfa vitale. Infine, gli stessi immobili inutilizzati o abbandonati verranno riqualificati mettendoli a disposizione per gli stessi.