Transizione ecologica: trovato l’accordo tra Eni e gli aeroporti di Milano

Eni e Sea, società di gestione degli aeroporti di Malpensa e Linate, hanno sottoscritto un accordo per accelerare la transizione ecologica dei due aeroporti.

L’iniziativa vedrà la collaborazione del colosso degli idrocarburi per l’utilizzo dei biocarburanti nei voli aerei.

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Avviata a dicembre 2021 l’intesa con Sea e Eni utilizzerà energie alternative a quelle fossili come biocarburanti Saf. Acronimo di Sustainable Aviation Fuel sono carburanti che soddisfano gli stessi requisiti tecnici e di sicurezza del normale carburante derivante dal petrolio. Questi contengono gli stessi idrocarburi del cherosene a base fossile e generano le stesse emissioni con ma la differenza che utilizzano una fonte di energia rinnovabile.

Questi carburanti utilizzati nell’aviazione hanno il potenziale per dare un contributo importante alla mitigazione degli impatti ambientali del settore, tra i più difficili da mitigare con le attuali tecnologie. L’intesa estende la collaborazione avviata per il rifornimento di voli privati a quelli civili. Verrà utilizzato inoltre biocarburante idrogenato HVO per la movimentazione dei mezzi a terra.

Il gruppo Eni si è lasciato ormai il peggio alle spalle. Gli scenari negativi di fine 2019 che hanno pesantemente influenzato la domanda di idrocarburi, causarono perdite in borsa arrivate fino al 54% del proprio valore. L’azienda ha beneficiato già nel primo semestre 2021 dell’aumento dei prezzi del greggio in concomitanza con le riaperture e la ripresa dei consumi.

Eni sempre più ecologica pronta a coinvolgere gli aeroporti e i voli aerei con i biocarburanti

Eni è il secondo produttore di biocarburanti HVO in Europa, grazie alla tecnologia proprietaria Ecofining. Questa gli consente di produrre carburanti sostenibili per l’aviazione da materie prime di origine vegetale e di scarto. L’attività in questo settore è in linea con gli obbiettivi di azzeramento delle emissioni di Eni. L’obbiettivo previsto per il 2050 consente già oggi all’azienda di offrire prodotti ecologici coniugando sostenibilità ambientale ed economica.

Eni punta in questo settore in quanto attualmente l’uso dei biocarburanti sono l’unica alternativa sostenibile per limitare le emissioni inquinanti dell’aviazione. Eni che ha avviato da alcuni mesi la produzione di Saf con una minima quota di oli alimentari esausti, prevede di sviluppare a breve l’Eni Biojet, esclusivamente da materiali di scarto come oli esausti o grassi animali. Questi possono costituire per ora fino al 50% della miscela convenzionale che alimenta gli aerei. La società di idrocarburi sembra avere le carte in regola per diversificare la sua attività dai carburanti fossili guidando una parte della transazione energetica in Italia.

Le ricadute positive coinvolgeranno direttamente gli aeroporti di Milano Linate e Malpensa. Permetteranno infatti di supportare Sea al conseguimento dell’obbiettivo di annullamento delle emissioni inquinanti nette entro il 2030.

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Eni sempre più ecologica investe in impianti fotovoltaici, eolici e fusione nucleare senza scorie

I fattori che determinano le dinamiche dei prezzi delle materie prime energetiche, stanno influendo sul sistema industriale e sulle utenze domestiche. Le caratteristiche delle nuove attività di Eni prendono in considerazione le attuali caratteristiche dell’offerta per sfruttare il vantaggio competitivo del prezzo delle energie alternative. Eni approfondisce la sua strategia basata su una diversificazione ottimizzata delle fonti energetiche modalità di approvvigionamento delle medesime.

Eni che ha un ruolo molto importante nell’approvvigionamento di gas naturale verso il nostro Paese, sta riducendo nel tempo la sua produzione attraverso gli impianti presenti sul territorio. Questi sono sostituiti dallo sviluppo, la costruzione e la gestione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. A marzo 2021 Eni ha infatti avviato una joint venture con CDP Equity a favore della transizione energetica in Italia e doteranno insieme il paese di nuovi impianti fotovoltaici ed eolici.

Come raggiungere la neutralità energetica? Grazie al nucleare

GreenIT di Eni e CDP Equity e la collaborazione con il MIT per il nucleare

GreenIT partecipata al 51% da Eni e al 49% da CDP Equity, facente capo a Cassa Depositi e Prestiti, ha la finalità di produrre energia principalmente da questo tipo di impianti. L’obiettivo è di raggiungere una capacità installata al 2025 di circa 1.000 MW, con investimenti nel quinquennio per oltre 800 milioni di euro.

Un’altra novità rilevante in questo senso è il progetto di Eni sulla fusione nucleare. Eni in collaborazione con il MIT ha testato con successo a settembre 2021 il funzionamento della tecnologia per la fusione nucleare. In questo modo è possibile produrre energia elettrica usando come materia prima sostanzialmente acqua marina opportunamente trattata, che a differenza del nucleare tradizionale, non produce scorie radioattive. Eni è in grado in questo modo di garantire la disponibilità e la continuità dell’energia necessaria al fabbisogno elettrico.

È inoltre notizia recente che Eni Gas e Luce diventerà Plenitude. In questo modo l’azienda si prepara dopo il 7 marzo alla sua IPO per sfruttare a pieno dei finanziamenti provenienti da innumerevoli investitori interessati alle rinnovabili e alla mobilità elettrica.

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