La circolare n. 83/2025 dell’INPS mette in gioco nel mese di maggio un bonus a favore dei giovani.
Imprenditorialità, progettualità e innovazione, l’Istituto di previdenza sociale si lega a nuove vedute. Agevolazioni importanti per chi sogna in grande, il bonus di maggio ha molteplici garanzie. Ecco quali requisiti avere per ottenerlo.

C’è in vista un’importante riduzione dei contributi nel 2025 per 36 mesi o il Regime Forfettario, e la possibilità alletta i giovani imprenditori. Nello specifico, chi potrà beneficiarne?
Si indicano giovani artigiani e commercianti, cioè coloro i quali si iscrivono per la prima volta all’INPS. Proprio loro, possono conquistare agevolazioni sui contributi previdenziali, questo secondo quanto detto dalla circolare n. 83/2025 dell’INPS. Non è il solo riferimento normativo da tenere presente, poiché è in linea con la legge n. 207/2024, la quale offre due possibili direzioni.
La prima, che consta nel versare contributi ridotti alla metà per 36 mesi, appunto il già citato 50%. Oppure si applica la percentuale del 35% se si concretizza il regime forfettario, il tutto a patto che si soddisfino determinati requisiti fiscali.
Nuovo bonus del mese di maggio: come farne richiesta senza fare errori?
Destinatari e requisiti sono i due punti fondamentali da tenere in considerazione, anche perché l’iscrizione avviene mediante una formalizzazione specifica. Ecco quanto è necessario sapere.

Le agevolazioni in questione si ottengono con la richiesta avanzata a maggio 2025 per il bonus. Sono destinatarie le seguenti categorie: i titolari di ditte individuali e familiari, ma anche soci di società e coadiuvati familiari. Appunto, si estende ad una fetta abbastanza ampia di possibili beneficiari, ed è un’occasione da non perdere per chi è giovane e sogna di diventare un imprenditore i successo.
Ma ci sono delle scadenze da rispettare. Tra queste, c’è quella inerente l’iscrizione da formalizzare entro i termini di legge presso il Registro imprese e l’INPS. Di conseguenza, nella gestione apportata, si evince una riduzione dei contributi che determina un accumulo proporzionale, tutto al fine previdenziale.
Scegliere tra la prima e la seconda via è un’importante occasione per chi si accinge a scegliere questa progettualità di vita lavorativa. Perché in ogni caso, qualora si abbracciasse la riduzione del 50% dei contributi, o in alternativa il regime forfettario al 35%, ci sarebbe comunque un margine d’azione abbastanza flessibile nello gestire le proprie finanze.
Inoltre, c’è una gestione inedita. Chi usufruisce già del secondo sistema, potrebbe scegliere di adottare la prima riduzione, se più agevole. Per quanto? Finiti tre anni, si può cambiare ancora rotta ritornando sui propri passi, cioè nel regime forfettario. In questo modo e con la suddetta gestione, si ottimizza la strategia contributiva con il bonus messo a disposizione nel mese di maggio.