Si avvicina la revisione trimestrale dei bilanci delle banche centrali, secondo gli osservatori saranno parametri molto utili per i trader.
Saranno diverse le istituzioni che a dicembre pubblicheranno i rapporti annuali e le relative valutazioni strategiche, tra queste le banche centrali che renderanno nota la revisione trimestrale dei bilanci ma i trader faranno bene a non trascurare neanche le decisioni in ambito di politica monetaria. Gli esperti concordano nel sottolineare l’importanza di un evento in particolare ovvero l’aggiornamento delle riserve valutarie e dei tassi d’interesse; i riflettori rimangono puntati sulla Banca centrale europea (Bce), sulla Fed (Federal Reserve) e sulla Boj (Banca del Giappone).
Insomma, in un momento di incertezza come quello che stanno vivendo i mercati – a complicare il quadro la vittoria di Donald Trump alle elezioni USA – i nuovi parametri potrebbero fornire delle linee guida preziose agli investitori. Anche perché, come spesso accade, la Borsa internazionale reagirà molto rapidamente ai cambiamenti e alle modifiche; le previsioni su inflazione, crescita economica e stabilità finanziaria rappresenteranno uno strumento utile per programmare ogni strategia finanziaria da qui in avanti.
Revisioni trimestrali delle banche centrali, cosa cambia per i trader
Il mese di dicembre si rivelerà cruciale per i trader, soprattutto perché molte banche centrali diffonderanno – più o meno ufficialmente – le proprie previsioni sull’andamento futuro dell’economia. Verranno forniti quindi dati succosi come i report annuali ma anche dettagli sull’evoluzione delle riserve valutarie e dei tassi d’interesse, che consentiranno agli investitori di identificare nuove opportunità su valute sottovalutate o sopravvalutate.
E non, perché le stesse banche centrali metteranno a disposizione valutazioni sul rischio geopolitico e globale, mettendo in guardia i trader da possibili crisi economiche o guerre commerciali a all’orizzonte. Un investitore esperto saprà diversificare o coprire le proprie posizioni ai primi segnali d’instabilità come potrebbe essere il rallentamento della crescita in Cina oppure una grave recessione in Europa.
A dicembre, infine, verrà finalizzata la chiusura fiscale e programmata la distribuzione di risorse, una doppia operazione che influenzerà per forza di cose la liquidità del mercato. I trader in questo caso dovranno saper intercettare i flussi di capitale più interessanti. Insomma, meglio non concentrarsi troppo (ed esclusivamente) sulle mosse della Federal reserve (Fed) ma considerare sempre e comunque il quadro complessivo e le dinamiche globali.