La stagflazione tende a favorire le società più difensive i cui prodotti e servizi sono essenziali per la vita quotidiana delle persone. Ecco i titoli su cui puntare.
La guerra commerciale contro la Russia, si somma al deficit commerciale dell’Unione europea e a limiti dell’inflazione e dei costi delle materie prime sulla crescita economica.
Negli ultimi 25 anni i settori più performanti sono statisticamente, quelli difensivi come le utilities, i beni di consumo, l’immobiliare e gli energetici. Al contrario, settori ciclici come quelli IT, industriale e finanziario sono stati fra quelli che hanno registrato le performance peggiori.
Nell’attuale contesto in particolare le persone avranno sempre bisogno dei servizi essenziali come elettricità, carburante e alimentari. Al contrario l’acquisto di alcuni tipi di beni può essere posticipato, per esempio un nuovo smartphone o una nuova auto.
Se aspettare e rimanere flat in momenti come questo può essere la strategia più semplice, nel lungo termine può risultare controproducente. Tra le società migliori su cui è possibile investire in un contesto di stagflazione ci sono le aziende farmaceutiche.
Pfizer Inc. Negli ultimi tre anni, le azioni del colosso farmaceutico sono aumentate del 37%. La diversificazione del portafoglio della società e il suo giro d’affari la rende particolarmente resiliente anche nei momenti di bassa crescita economica e di alta inflazione. Anche durante la stagflazione quindi le malattie e la richiesta di farmaci continueranno a mantenere alta la richiesta dei servizi e dei prodotti delle società nel settore. Pfizer non è l’unica grande azienda che è in grado di performare nei prossimi anni. Abbott Laboratories è un’altra azienda con un portafoglio diversificato e dedicato ai prodotti sanitari. Abbott offre prodotti nutrizionali, farmaci generici e dispositivi diagnostici e medici.
Hershey Co. Un’altra società in grado di avere ottime performance anche in periodi di stagflazione è quello alimentare. In particolare, Hershey è un altro dei titoli che durante i peridi di alta inflazione e rallentamento della crescita ha continuato a performare positivamente con un rendimento medio del 18,3%. Anche nella prima metà del 2022 la società specializzata nella pasticceria è riuscita a mantenere un trend positivo nelle vendite, potendo compensare in parte anche l’aumento dei costi.
Kroger Co. È un’altra società che ha potuto compensare sull’aumento dei prezzi dei suoi prodotti l’effetto dell’inflazione sulle materie prime e sui costi di produzione. Una dinamica che non ha fatto perdere competitività a una delle più grandi società di generi alimentari degli Stati Uniti. Le azioni Kroger hanno registrato un rendimento medio del 23,4% durante i periodi storici di stagflazione, rendendo la società durante queste condizioni di mercato il migliore titolo dello S&P500.
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