Il 2025 è ormai alle porte, qualche indicazione in più sul mercato per evitare di fare investimenti poco indicati: seguire le idee degli esperti è un inizio
Il 2025 sta arrivando, gli ultimi giorni di dicembre stanno correndo più rapidamente che mai, e il panorama economico globale si presenta più incerto di ciò che speravamo qualche mese fa. Tra le tensioni geopolitiche, l’inflazione persistente e una crescita economica irregolare, gli investitori si trovano a dover prendere decisioni cruciali in un contesto di mercato sempre più complesso. A tutto ciò si aggiunge il focus sugli Stati Uniti e una grande bolla speculativa che continua a minacciare il settore dell’AI.
In questo scenario, riuscire a comprendere il “sentiment del mercato” può fare la differenza tra prendere decisioni vincenti e trovarsi dalla parte sbagliata del trend. Ma cosa si intende esattamente con il termine “sentiment del mercato”? In sostanza, si indica una sorta di termometro delle emozioni e delle aspettative degli investitori.
Questo indicatore riflette quanto ottimisti o pessimisti siano i partecipanti al mercato in un determinato momento. È una bussola utile, ma deve essere interpretata con cautela perché il sentiment non sempre rispecchia le regole base economiche, e può trarre in inganno. Per questo avere una guida che spiega quali sono gli indicatori su cui fare focus per questo inizio 2025 potrebbe rivelarsi davvero una strategia vincente.
I 3 indicatori di sentiment più importanti da analizzare per il 2025
Gli investitori più esperti, noti come smart money, usano gli indicatori di sentiment per anticipare i movimenti di mercato e posizionarsi strategicamente. È bene conoscerli e soprattutto comprendere come interpretarli: queste sono le prime chiavi che aprono al mondo vincente dei trading.
1. Indice VIX: il barometro della paura
Il VIX, spesso chiamato “indice della paura”, misura infatti la volatilità attesa del mercato azionario. Quando il VIX è alto, significa che gli investitori si aspettano un periodo di alta volatilità, percià è spesso associato a un sentimento di paura o incertezza. Quando i mercato è in tempesta e molto nervoso, gli smart money si servono della paura che fa retrocedere i meno esperti, comprando, vendono invece al contrario quando il sentiment espresso dall’indice è contrario.
2. Flussi di fondi verso gli ETF azionari
I flussi di capitale in entrata e uscita dagli ETF azionari sono un ottimo indicatore del sentiment degli investitori retail. Un forte afflusso di denaro indica ad esempio che i piccoli investitori stanno facendo capolino nel mercato, spesso anche guidati da euforia oppure forte paura di perdere un’opportunità. Gli smart money sanno comprendere in anticipo quando la festa potrebbe finire troppo presto perché la sala si riempie troppo: quando gli afflussi verso gli ETF sono eccessivi, allora è possibile che si arriverà a quel picco.
3. Indice Put/Call: il rapporto tra scommesse e coperture
Questo indicatore misura il rapporto tra opzioni di vendita (put) e opzioni di acquisto (call) sui mercati. Un valore alto indica che gli investitori stanno coprendo le loro posizioni, sono pessimisti; un valore basso suggerisce il contrario: un eccesso di ottimismo.