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Economia e Finanza

3 casi di sconti TARI che devi conoscere per risparmiare

Quali sono gli sconti TARI previsti dalla legge? Ecco una sintetica panoramica per il contribuente che intende risparmiare, ricorrendo i casi concreti che fanno scattare l’agevolazione e quindi lo sconto. I dettagli. 

La tassa sui rifiuti (TARI) consiste in quel tributo mirato a costituire le risorse utili a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento della spazzatura. I soggetti tenuti al pagamento sono tutti coloro che possiedano o detengano a qualsiasi titolo locali o aree scoperte suscettibili di produrre i rifiuti stessi.

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Ebbene, in un periodo certamente non facile per molte famiglie, in cui l’aumento dei costi dei beni di prima necessità, dei carburanti e delle bollette non fa stare tranquilli e getta incognite sul futuro, è utile ricordare che le norme di legge prevedono i cd. sconti TARI.

Si tratti di riduzioni sui costi laddove la spazzatura non sia raccolta, oppure nei casi in cui si provvede in modo autonomo all’auto-smaltimento. Di seguito ne parleremo per capire quali sono questi sconti TARI e renderci conto del loro ammontare. Ecco i dettagli.

Sconto TARI: il caso delle utenze fuori zona

Come appena accennato, ai contribuenti si applicano agevolazioni previste dalla legge in tema di TARI. Ma ciò si verifica in casi ben specifici, che bisogna conoscere onde poter sfruttare detti sconti.

Pensiamo anzitutto a chi è obbligato a portare la spazzatura lontano dalla propria abitazione, in quanto non ha nelle vicinanze cassonetti o centri di raccolta. Ebbene, in questi particolari casi il contribuente deve versare soltanto il 40% della TARI (ovvero sconto TARI pari al 60%).

L’interessato potrebbe a questo punto chiedersi qual è la distanza da prendere a riferimento, superata la quale scatta lo sconto. Rispondiamo che è il regolamento comunale a indicare quale sia la distanza oltre cui si applica la riduzione o sconto TARI. Ecco perché è certamente consigliabile dare un’occhiata al testo.

Mentre è la legge a parlare espressamente di ‘utenze fuori zona’, ovvero di zone in non è compiuta la raccolta: in esse come detto il tributo è dovuto in misura non al di sopra del 40% della tariffa.

Smaltimento in via diretta da parte del contribuente

Altro caso in cui valgono gli sconti TARI è rappresentato da coloro che smaltiscono in via autonoma e diretta i rifiuti. Ebbene sì: la TARI va pagata in misura ridotta in tutti i casi in cui il contribuente abbia scelto di gestire in via diretta la raccolta della spazzatura, in un Comune in cui gli amministratori locali abbiano istituito e attivato il servizio di raccolta e smaltimento.

Pertanto il privato che prova di aver smaltito da solo la raccolta dei rifiuti può godere della riduzione della di questo tributo, indipendentemente dalla ragione che ha determinato l’auto-smaltimento. La riduzione si applicherà in rapporto alla quantità di spazzatura che il produttore acclari aver avviato al recupero: così si esprime la legge sul punto.

Ma attenzione: è comunque compito del contribuente dimostrare la sussistenza delle condizioni per godere degli sconti TARI, essendo ovviamente questa un’eccezione alla regola del versamento della tassa, da parte di tutti coloro che occupano o detengono immobili nelle zone del territorio comunale. Su questa linea si è espressa anche la Corte di Cassazione.

Al contribuente che intende beneficiare dell’agevolazione potrà allora essere molto utile depositare una perizia giurata, che comprovi che l’attività di raccolta di rifiuti è stata svolta in via diretta. Ricordiamo per completezza che la perizia giurata consiste in una dichiarazione avvalorata da un giuramento fatto presso il cancelliere di un ufficio giudiziario o un notaio.

Sconti TARI per emergenza rifiuti

Ricordiamo poi che esiste un terzo caso di sconti TARI, che ha a che fare con l’attività da parte dell’ente locale. Secondo la legge, in tutti i casi in cui i rifiuti non sono ritirati dal Comune il contribuente può limitarsi a pagare esclusivamente il 20% dell’imposta. Lo sconto pertanto è molto netto ed è pari all’80%.

Ma attenzione: per avvalersi dell’agevolazione, deve ricorrere o il caso del mancato svolgimento del locale servizio di gestione dei rifiuti (ad es. disfunzioni interne nella macchina organizzativa), oppure il caso del compimento del servizio in grave violazione delle regole di riferimento, oppure ancora l’interruzione del servizio per scioperi o per altre ragioni sindacali, o per ostacoli imprevisti.

In linea generale, al fine di sfruttare gli sconti TARI in queste circostanze, occorre comunque un oggettivo, grave e durevole disservizio da parte dell’ente.

Concludendo, nel corso di questo articolo abbiamo dunque visto che la legge permette di conseguire una riduzione TARI, al ricorrere di certi requisiti. Ma non bisogna dimenticare che ciò che rileva ai fini del pagamento è la potenzialità dell’immobile di produrre rifiuti e non i sacchetti della spazzatura di fatto smaltiti. Per l’esenzione totale l’interessato dovrebbe provare che l’immobile è senza utenze e arredi.

Claudio Garau

Laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Genova e con un background nel settore legale di vari enti e realtà locali. Ha altresì conseguito la qualifica di conciliatore civile. Da diversi anni ha scelto di svolgere a tempo pieno il lavoro di redattore web, coniugando la sua passione per la scrittura e la tecnologia con quella per l’informazione, specialmente in campo giuridico. Si pone l’obiettivo di spiegare concetti e rendere comprensibili argomenti delle leggi, che è utile conoscere nella vita di tutti i giorni. Tra le sue passioni nel tempo libero ci sono il mare, lo sport e i motori.

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