2,5 milioni di italiani si stanno affrettando a sbarazzarsi della casa: le nuove leggi sono una stangata ed è meglio non avere immobili

Sono sempre di più le persone che prendono questa decisione. Ecco perché gli italiani si stanno affrettando a sbarazzarsi della casa

Nel nostro Paese il problema di acquistare una casa o trovare un appartamento in affitto è sempre più rilevante. Studenti, lavoratori pendolari e cittadini hanno sempre più difficoltà a trovare  una casa in cui vivere e a pagare il canone di affitto.

2,5 milioni di italiani si stanno affrettando a sbarazzarsi della casa
Sempre più persone si sbarazzano della casa – Trading.it

Ma a complicare ancora di più le cose sono le recenti novità che hanno investito il settore immobiliare. Sono in molti, infatti, ad aver preso una decisione drastica. Circa 2,5 milioni di italiani, infatti, si stanno affrettando a sbarazzarsi della casa. Dopo le nuove leggi possedere un immobile è ancora conveniente?

Chi sta dicendo addio alla casa di proprietà

A seguito del Decreto Salva Casa sono state introdotte numerose novità nel settore immobiliare. Con questa nuova misura, infatti, è stato dato il via libera all’abitabilità dei mini appartamenti, con conseguenze che hanno interessato milioni di italiani. I mini appartamenti sono abitazioni che si presentano con un’altezza minima di 2,40 metri e possono avere una superficie di 28 metri quadrati per i bilocali e di 20 metri quadrati per i monolocali. Con il nuovo Decreto si mira dunque ad incrementare l’offerta immobiliare sul mercato, in modo da rendere queste soluzioni maggiormente accessibili.

Chi sta dicendo addio alla casa di proprietà
Cosa dice l’analisi sui mini appartamenti – Trading.it

Secondo una recente analisi, nella città di Milano circa l’1% delle 16.100 unità immobiliari disponibili per la vendita rientra in quelli che sono i canoni che caratterizzano appunto i mini appartamenti. La stragrande maggioranza di questi (il 98%) è un monolocale, ma l’11% richiede interventi di ristrutturazione, mentre il 77% risulta essere in buone oppure ottime condizioni. A Roma, invece i mini appartamenti sono lo 0,4% delle unità immobiliari prese in analisi. Anche in questo caso, come a Milano, la maggior parte di questi sono monolocali, ma solo il 69%, mentre il 20% sono bilocali. L’86% dei mini appartamenti preso in analisi è in buone oppure ottime condizioni, mentre solo il 6% ha la necessità di ristrutturazioni.

Tra le maggiori differenze che emergono tra le due grandi città italiane vi è il prezzo. A Milano – come ci si aspettava – i prezzi dei mini appartamenti sono più elevati. Quasi la metà degli appartamenti (circa il 43%) viene messo in vendita ad un prezzo inferiore di 100.000 euro, mentre il 41% viene venduto tra i 100.000 e i 200.000 euro. Il 14% è in vendita ad un prezzo superiore di 200.000 euro. A Roma, invece, il 69% dei mini appartamenti viene venduto ad un prezzo inferiore ai 100.000 euro, il 5% tra i 200.000 e i 300.000 euro e solo una minima parte ad un prezzo superiore ai 300.000 euro.

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