IMU: ecco come ottenere lo sconto del 50% o un rimborso inaspettato

Un mese fa è scaduto il termine per il pagamento dell’IMU, ma sei sicuro di aver versato l’importo corretto? Forse non tutti sanno che alcune situazioni specifiche prevedono agevolazioni, come lo sconto del 50% per gli immobili concessi in comodato d’uso gratuito.

Qualcuno potrebbe essere tra chi ha diritto a una riduzione o, in caso di errore, a un rimborso. Scopri se sei tra questi casi e come procedere!

Portafoglio pieno di banconote
IMU: ecco come ottenere lo sconto del 50%-trading.it

Immagina la scena: hai pagato puntualmente l’IMU, magari senza riflettere troppo sull’importo, fidandoti del calcolo automatico o di chi lo ha fatto per te. Ma poi arriva la voce del vicino o leggi qualcosa che ti fa pensare: “Forse avrei potuto pagare meno”. Ti suona familiare? Ecco perché è fondamentale conoscere i dettagli delle agevolazioni previste dalla legge. La buona notizia è che, se hai pagato più del dovuto, puoi ancora recuperare la differenza. Vediamo insieme come funziona questa agevolazione e cosa fare per sistemare le cose.

Come funziona lo sconto del 50% sull’IMU?

La legge italiana consente una riduzione del 50% sull’IMU per gli immobili concessi in comodato d’uso gratuito a un parente di primo grado, come genitori o figli. Tuttavia, ci sono condizioni precise da rispettare. Ad esempio:

Il proprietario (comodante) deve risiedere nello stesso Comune dell’immobile dato in comodato e deve possedere al massimo due immobili, entrambi nello stesso Comune. Uno deve essere la sua abitazione principale, mentre l’altro può essere concesso in comodato.

Sconto 50% disegno
Come funziona lo sconto del 50% sull’IMU-trading.it

L’immobile concesso in comodato deve essere usato come abitazione principale dal parente che lo riceve. Non sono ammessi immobili di lusso (categoria A/1, A/8, A/9).

Il contratto di comodato deve essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate, con pagamento di un’imposta di registro e delle marche da bollo.

Un esempio pratico? Ettore possiede due appartamenti nel suo Comune: uno in cui vive e uno che ha concesso in comodato al figlio Marco, il quale lo usa come abitazione principale. Ettore ha registrato il contratto e rispettato tutte le condizioni, ottenendo così lo sconto del 50% sull’IMU .

Ma attenzione: se Marco smette di usare l’immobile come abitazione principale, Ettore deve comunicare il cambiamento al Comune, altrimenti rischiando sanzioni e l’annullamento dell’agevolazione.

Come richiedere il rimborso dell’IMU in caso di errore?

Hai scoperto di aver pagato di più perché non hai richiesto lo sconto? Niente panico, è possibile richiedere il rimborso. Ad esempio, Gerardina possiede un appartamento concesso in comodato alla madre, ma ha scoperto solo dopo il pagamento dell’IMU di avere diritto alla riduzione. Ecco come puoi fare:

Preparare una domanda scritta da inviare al Comune, indicando i propri dati, quelli dell’immobile e l’importo versato in eccesso. È importante allegare le ricevute di pagamento e il contratto di comodato registrato.

Presentare la domanda entro 5 anni dalla data del pagamento eccedente. Può farlo di persona, tramite raccomandata A/R o via PEC.

Attendere l’esito : il Comune ha 180 giorni per rispondere. Se accetti la richiesta, il rimborso verrà effettuato tramite bonifico o altro metodo indicato.

Questa procedura permette di correggere errori e recuperare somme indebitamente versate. È fondamentale, però, conservare sempre tutta la documentazione relativa all’IMU e al contratto di comodato, per dimostrare il diritto all’agevolazione.

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