Se avessi 100.000 euro da investire per 25 anni, cosa sceglieresti? Un BTP con un rendimento certo o i mercati azionari, che storicamente hanno dato ottimi risultati ma con alti e bassi? Andrea si trova di fronte a questa scelta e decide di fare i conti. La soluzione sembra ovvia, ma lo è davvero?
Andrea ha ereditato 100.000 euro e vuole investirli per il lungo periodo, almeno 25 anni. Non ha fretta di prelevare e vuole ottenere il massimo.

Per questo, comincia a studiare diverse opzioni. Da una parte, c’è la sicurezza di un BTP molto interessante che offre cedole garantite e un rendimento netto certo. Dall’altra, il suo nipote Pasquale, esperto di statistica, gli mostra i numeri dei mercati azionari mondiali, che nel tempo hanno dimostrato di poter offrire rendimenti molto superiori, sebbene con rischi e volatilità.
Ma quale strada conviene davvero? Andrea si arma di calcolatrice e inizia il confronto.
Investire in BTP: rendimenti certi ma limitati
Andrea valuta il BTP Tf 1,7% St51 Eur, che offre un rendimento effettivo a scadenza netto del 4,07%. Facendo qualche calcolo, scopre che:

Il prezzo di acquisto del BTP è 58,75 (quindi con 100.000 euro ne acquista circa 1.701 obbligazioni).
Le cedole annuali sono pari all’1,7% del valore nominale di 100 euro, quindi 1,70 euro per ogni BTP.
Andrea riceverà circa 2.892 euro lordi all’anno in cedole.
A scadenza, nel 2051, il valore nominale dell’obbligazione sarà rimborsato a 100 euro per titolo, quindi Andrea riceverà 170.100 euro.
Considerando il rendimento netto del 4,07%, alla scadenza, l’investimento totale potrebbe valere circa 250.000 euro. Una cifra rassicurante, ma sufficiente per garantire un ritorno significativo?
L’alternativa: investire nei mercati azionari mondiali
Il nipote Pasquale, da buon statistico, mostra ad Andrea una serie di dati interessanti:
Negli ultimi 100 anni, i mercati azionari mondiali hanno reso in media l’11% annuo.
Su un orizzonte di 10 anni, la probabilità di ottenere un rendimento positivo è 80%.
Su 20 anni, questa probabilità sale al 96%.
Andrea decide di fare un calcolo ipotizzando un rendimento medio annuo dell’11% (questo è stato il rendimento medio annuale degli ultimi 100 anni). Con un interesse composto, dopo 25 anni, i suoi 100.000 euro potrebbero trasformarsi in:
1.347.000 euro!
Una cifra oltre cinque volte superiore a quella garantita dal BTP. Ma c’è un problema: il mercato azionario non è lineare. Pasquale gli ricorda i crolli storici, come il 1929, il 2000 o il 2008. Tuttavia, chi ha continuato a investire durante i ribassi ha ottenuto guadagni ancora maggiori nel tempo.
L’idea di vedere il capitale oscillare preoccupa Andrea, ma è anche affascinato dalla possibilità di una crescita esponenziale.
Andrea è di fronte a un bivio: scegliere la sicurezza del BTP o la potenza dei mercati azionari. Tu cosa faresti?