1.955 euro di rimborso dall’Agenzia delle Entrate: guida pratica per non perderlo

Tempi, requisiti e modalità di rimborso dall’Agenzia delle Entrate, ma c’è di più. Sul finale, una sorpresa totalmente inaspettata che stravolge in positivo.

Cosa rende felici i contribuenti? Sicuramente avere dalla propria ciò che meglio permette  di ottimizzare il risparmio, perché no, anche attraverso il rimborso. Ci sono così tanti doveri ai quali adempiere, che il diritto di vivere in maniera dignitosa sta quasi venendo meno. Va bene fare sacrifici, ma un barlume di risparmio unito al vantaggio, è un obiettivo sacrosanto da perseguire con tenacia. Rimborso dall’Agenzia delle Entrate, nessuno scherzo, ma una possibilità concreta.

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1.955 euro di rimborso dall’Agenzia delle Entrate: guida pratica per non perderlo- Trading.it

Non solo rimborso dall’Agenzia delle Entrate, ma numerosi vantaggi che stravolgono la situazione in atto. Chiunque produca reddito e versi all’IRPEF ha di che gioire. Lavoratori autonomi, dipendenti e pensionati, finalmente una notizia che giova davvero ad una larga porzione di contribuenti. Ma come conquistare le suddette agevolazioni? Percentuali, parametri fissi e elementi da cui trarre il massimo del vantaggio.

È proprio su questi ultimi che si fa il punto della situazione, anche perché molti non ne sono nemmeno a conoscenza. Non si tratta di una news dell’ultimo momento, ma di qualcosa che difatti è previsto per legge. Come da manuale di riferimento, si agisce in maniera specifica, e i benefici sono molteplici.

Arriva il rimborso dall’Agenzia delle Entrate: migliorie economiche e tanto altro

A determinare la questione è il Testo Unico delle Imposte sui Redditi, punto di riferimento da tenere sotto controllo. Ciò vale sia per i lavoratori a tempo determinato che no, ma non solo loro. Perché è la stessa Legge di Bilancio a determinare le vantaggiose sorti, generando una rivoluzione strutturale che ben abbraccia le esigenze dei cittadini.

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Arriva il rimborso dall’Agenzia delle Entrate: migliorie economiche e tanto altro- Trading.it

Come già detto, tutti coloro che producono reddito e versano all’IRPEF possono ottenere il rimborso dall’ADE. Infatti, la suddetta imposta è pesante, ma è comunque fonte di agevolazioni perché può essere detratta scaricandola dal reddito e recuperandone le spese. In genere è così, ma ci sono dei punti determinati come detrazioni fisse che molti non sanno di poter sfruttare. La detrazione per lavoro dipendente abbatte mensilmente l’IRPEF trattenuta dal datore di lavoro nella busta paga del dipendente.

Ma tutto questo sussiste solo se il lavoratore ne fa richiesta. Si chiamano detrazioni del lavoro dipendente previste dalla normativa, e sono un beneficio fiscale che diminuisce di gran lunga le tasse che devono versare i dipendenti, e si arriva fino a 1955 euro. Questo parametro economico è però commisurato al reddito. Come già detto, chi ha contratto a tempo determinato ed indeterminato può farne richiesta, ma anche apprendisti e disoccupati che prendono la Naspi, lavoratori part-time, e con gran sorpresa, anche tirocinanti.

Si fissa la cosiddetta No Tax area per redditi fino a 8500 euro rientranti nel primo scaglione IRPEF e con una detrazione del 23%. Il grande colpo di scena è che ciò vale sia nel 2024 che nel 2025 dato quanto espresso dalla stessa Legge di Bilancio 2025! Quest’ultima deve ancora essere completata, ma già il Governo dà grandi conferme.

La richiesta va fatta al datore di lavoro a inizio assunzione e a inizio anno, ma se il lavoratore lo preferisce, può scegliere la via de conguaglio del modello 730 e non per forza le detrazioni in busta paga. Infine, è bene sapere che si è versato più di 1955 euro o pari, si ottiene il rimborso della suddetta somma. In caso contrario, in base a quanto si è versato. Il rimborso effettivo partirà nel mese di luglio 2025, o a dicembre se comunicato l’IBAN all’ADE. Si tratta sempre di chi usa il modello 730 senza a sostituto di imposta.

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